Marzo, sei pazzo davvero. Ecco quando arriverà la primavera azzurra…

Come il proverbio, come la canzone: marzo è un mese pazzo. A Fuorigrotta il sole non si vede quasi mai, in trasferta ancor meno. In quattro partite di campionato disputate, il Napoli ha collezionato appena due punti. Tutto comincia con la sconfitta di Torino per 1-0 contro i granata. Una settimana dopo gli uomini di Benitez inciampano in casa contro l’Inter in un rocambolesco 2-2. Ecco allora quella che tutti attendono: la gara della svolta con l’Hellas Verona. Il risultato è impietoso: 2-0 per i padroni di casa. Gli azzurri assomigliano a un cane bastonato incapace di reagire. Incombe l’ultima gara del mese: la sfida di domenica 22 marzo con l’Atalanta. Mai una gioia; nemmeno stavolta. Tra decisione arbitrali rivedibili e i soliti errori grossolani, il Napoli non va oltre l’1-1 con i bergamaschi.

Una parabola discendente che ha del misterioso. Gerarchie scomparse nelle idee di Benitez. Sembra più facile indovinare un terno al lotto anzichè la formazione che scenderà in campo 24 ore prima della partita. Un terzo posto sfuggito di mano e lontano cinque punti, attualmente occupato dalla ferocissima Lazio e conteso pure dalle agguerrite Sampdoria e Fiorentina (la Roma, nonostante un momento molto complicato, è ancora seconda, un punto sopra i cugini capitolini). Lasciarsi anche sfuggire gli obiettivi minimi, sarebbe un fallimento e lascerebbe mille punti domanda per la prossima stagione. Tra mancanza di introiti e probabili partenze, Adl e Bigon avrebbbero davvero bisogno di una bacchetta magica.

Unica nota intonata, alle idi di marzo, la vittoria casalinga con la Dinamo Mosca che ha pratcamente sancito la qualificazione ai quarti di Europa League. Obiettivo che sembra alla portata del club partenopeo, grazie all’esperienza e ai successi in campo internazionale conseguiti dal suo allenatore. Propro Benitez, nell’ultima conferenza stampa, ha proposto un noto proverbio spagnolo: “Se ad aprile semini bene, a maggio raccogli bene”. Che il tecnico spagnolo abbia veramente ragione? Intanto una cosa è certa: la primavera azzurra deve ancora venire ed i tifosi sono sempre più impazienti.

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