Parola chiave: Mondiale

Il campionato si è fermato per lasciare spazio alle Nazionali e per molti giocatori del Napoli sono due settimane non di riposo, ma di ulteriore sforzo per conseguire un obiettivo importante per la carriera di un calciatore, ovvero quello della disputa di un Mondiale.

Il primato in classifica ha lasciato tanto entusiasmo in casa azzurra e in queste due settimane Maurizio Sarri ha preparato, con i pochi azzurri rimasti a Castelvolturno, il tour de force che aspetta il Napoli al rientro dalle Nazionali. Roma, City e Inter in sequenza ma tanti calciatori del Napoli non arriveranno del tutto riposati visti gli impegni sostenuti con le rispettive Nazionali. Impegni che hanno portato la Polonia di Zielinski e dello sfortunato Milik o il Belgio di Mertens a staccare già il lasciapassare per Russia 2018, mentre altri, come Insigne e probabilmente Hamsik dovranno passare per le forche caudine dei preliminari per arrivare a coronare il loro sogno, sin da bambini, di disputare un MONDIALE, parola che scegliamo per questa settimana nella nostra rubrica.

M come Marek. Nonostante il secondo posto, la sua Slovacchia non è ancora certa di prendere parte agli spareggi per l’accesso a Russia 2018. Sarebbe davvero una beffa per Hamsik e compagni perché la Slovacchia ha dimostrato in questi anni di essere una squadra in grande crescita nel panorama europeo e internazionale poi. Dopo il Mondiale in Sudafrica, Marek spera di bissare con la partecipazione in Russia dove arriverebbe sicuramente con un bagaglio di esperienza arricchito anche dagli scorsi Europei.

O come Ounas. Uno dei pochi azzurri a non andare in Nazionale ma che ha approfittato di questa sosta per lavorare con Sarri e crescere tatticamente. Su di lui la società punta molto e Sarri vuole plasmarlo il più possibile perché ritiene il ragazzo un diamante grezzo che va lavorato bene per essere devastante al momento opportuno. Le chance per lui potrebbero crescere in questa fase della stagione in cui il Napoli affronterà gare decisive per la Champions e per mantenere la vetta della classifica.

N come Nazionale. Per Insigne la dieci della Nazionale Italiana sembra non portargli grande fortuna. La sconfitta con la Spagna, la striminzita vittoria con Israele e il pari con la Macedonia, hanno complicato non poco il cammino dell’Italia che ora dovrà disputare la roulette del preliminare di metà novembre senza più appelli. Per Lorenzo un sogno Mondiale che non può infrangersi, anche perchè lo vedrà quasi certamente protagonista con la maglia azzurra dell’Italia.

D come Dries. Per Mertens gioia anticipata, già nel turno precedente, con la qualificazione ai prossimi Mondiali. Con la casacca dei Diavoli rossi,il folletto belga sembra quasi diventare un giocatore normale anche perchè impiegato ormai in un ruolo che non sente più completamente suo, ovvero quello di esterno d’attacco. Sarri gli ha fatto scoprire la bontà di un ruolo che ora Dries sente sempre più cucito sulla pelle non riuscendo più a farne a meno. Grazie al nuovo ruolo, infatti, si è anche guadagnato la nomination tra i migliori 30 al Mondo candidati al Pallone d’Oro.

I come Inglese. Il nome dell’attaccante del Chievo è ormai un tormentone. Dall’intuizione di De Laurentiis che lo ha fortemente voluto, all’incognita se davvero possa essere lui l’uomo in più a Gennaio per sopperire all’assenza di Milik e spostare gli equilibri di una stagione. L’operazione last minute di mercato è oggi benedetta da tutti, ma solo il campo dirà se davvero avrà gli effetti sperati. Al momento Inglese veste un’altra maglia e non si può certo aspettare lui. In casa Sarri saprà nel frattempo trovare le alternative giuste in attacco se necessario e poi a Gennaio si vedrà se il Napoli parlerà..Inglese.

A come Aldo. La scomparsa di Aldo Biscardi segna un lutto profondo nel giornalismo nazionale. Con il suo Processo del Lunedì negli anni 80’ ha iniziato a dare voce a chi chiedeva la Moviola in campo. I suoi salotti hanno lanciato tantissimi volti del giornalismo sportivo italiano, non solo televisivo, e di certo possiamo considerarlo un rpecursore. La VAR è figlia anche delle sue “battaglie mediatiche”durate decenni. RIP

L come Loquacità. Il riferimento è al presidente Aurelio De Laurentiis che, dopo il suo rientro dagli Stati uniti, sembra averci preso gusto e non lesina interviste. Ormai tra carta stampata, radio e TV è un continuo. Una loquacità che spesso risulta eccessiva su argomenti delicati come quello legato ai cotnratti di tecnico e giocatori. Un modo per girare l’attenzione su cose diverse dal campo ma che poi non devono minare la stabilità dello spogliatoio

E come Equilibrio. Il Napoli adesso è al bivio amletico. Essere o non essere una grande squadra. Non che oggi non la si possa considerare tale, ma dopo gli elogi di questi quindici giorni da primatista è ora di dimostrare di essere cresciuti e di essere pronti a fare da traino per questo campionato. Ci vuole equilibrio. La Juventus e l’Inter inseguono e aspettano che gli azzurri inizino ad affannare. Il mese di Ottobre darà certamente un’impronta al cammino azzurro sia in Champions che in Campionato e la squadra di Sarri dovrà dimostrare di essere pronta e di non temere nulla e di aver raggiunto il giusto equilibrio. A spostarlo ci pensano altri.

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