NUMERIAMOCI SU – NAPOLI-SASSUOLO: il dominio imperfetto

Ritorna l’appuntamento con la rubrica di MondoNapoli denominata “Numeriamoci su” nella quale, il giorno dopo ogni partita del Napoli, andremo rivivere il match degli azzurri valutandolo dal punto di vista tattico e statistico. Un analisi utile per comprendere ed approfondire le scelte di Sarri e dell’avversario di turno.

La partita – Il Sassuolo comincia bene, in maniera aggressiva, e crea  subito l’occasione di Sensi: il palo su punizione. L’azione nasce da una sovrapposizione sulla fascia opposta di Politano che appoggia Ragusa e Gazzola creando un pericoloso 3 vs 3 con Albiol, Allan e Callejon. Concedere una punizione dal limite è stato uno dei limiti evidenziati ieri dagli azzurri. Limite, ovviamente, all’interno di un percorso di miglioramento e di ricerca di perfezione tattica ed emotiva all’interno del match. 

Dopo il gol del vantaggio siglato da Allan, il Napoli prende il comando del gioco. Il dominio è netto, assoluto. La linea difensiva di Sarri gioca addirittura al di là del centrocampo, il Sassuolo è tutto raccolto nella sua metà campo, in pochi metri, il 4-5-1 degli uomini di Bucchi in fase di non possesso è evidente. A fine partita, il baricentro degli azzurri sarà ben oltre la linea mediana, a 55 metri sul campo da gioco; quello del Sassuolo a 44 metri.

  • il Napoli colleziona numeri impressionanti di dominio assoluto: 26 tiri a 7, possesso palla da 73%-27%. L’andamento del gioco era saldamente nelle mani della squadra di Sarri, il Napoli sembrava possedere la facoltà di decisione in merito alle occasioni, quelle costruite e quelle concesse.

Nella ripresa, dopo il gol di Mertens, il Napoli vive una gestione approssimativa. Coincide  con il cambio Hamsik-Zielinski, quijdibintorno al 70esimo. Il Napoli perde un po’ le distanze tra difesa e centrocampo. Il Sassuolo riprende a giocare alto di contro l’uscita del Napoli palla a terra non è fluida e ciò fa nascere le uniche conclusioni tentate dal Sassuolo nella ripresa. Nel dettaglio possiamo analizzare come la punizione di Politano, da cui nasce il colpo di testa di Cassata finito sul palo, nasce da una lettura in anticipo non perfetta di Chiriches. La situazione di pericolo e di non controllo della partita nasce e cresce nel momento in cui la squadra di Sarri inizia a fare fatica a trovare gli scambi ripetuti che permettono di superare la pressione avversaria. 

  • Il Napoli di quest’anno ha un’arma in più però: sono arrivati ben 10 gol arrivati palla inattiva, analizzando esclusivamente il campionato.


Il gol del Sassuolo – Il Sassuolo aggredisce alto e con convinzione la costruzione bassa e Reina è costretto a tracciare un rilancio di media lunghezza, forzando senza dubbio la giocata di piede. La traiettoria a cercare Ghoulam non è precisissima, Chiriches non tiene Politano. Il difensore azzurro paga la differenza di passo e Falcinelli anticipa Albiol. Il gol subito dal Napoli certifica come l’eccessiva superiorità faccia tendere all’errore gratuito. Gli azzurri infatti mangiano campo come se non ci fosse un domani restando altissimo. Inoltre in più occasioni Ghoulam si è addirittura sovrapposto ad Insigne. Questa sicurezza ha portato qualche scompenso tra le linee divenute quidi più larghe quando sono state attaccate, rendendo più alto paradossalmente il coefficiente d’errore in determinate situazioni.
I protagonisti – Tematica tattica a cui il Napoli ci ha abituato è la giocata interna di Callejon e Insigne. Nel dettaglio l’ingresso in campo dalla fascia per creare superiorità numerica negli spazi. Il Napoli ha spesso portato Ghoulam sulla stessa linea di Insigne, Mertens e Callejon. Una scelta “di movimento” non nuova che porta il la squadra ad avere un palleggio più efficace e leggibile e che certifica lo splendido inizio di stagione degli azzurri e dell’algerino.


A sinistra la heatmap di Insigne, a destra quella di Callejon. Lo spagnolo è più portato a entrare nel campo. Quest’ultima è una dinamica tattica che abbiamo imparato ad apprezzare  del gioco del Napoli. La squadra di Sarri sviluppa il suo gioco sulla sinistra, quindi ha bisogno di maggiore densità in quella zona di campo. Entrambi, però, abbandonano spesso la posizione di esterno offensivo per occuparne una più interna.

  •  Ieri abbiamo notato  i progressi di Hamsik in fase creativa: 3 passaggi chiave, solo Mertens ha fatto meglio. Importante  anche la prova di Allan: 97 palloni giocati con una percentuale di precisione del 96%, record in campo. Il brasiliano, oltre al gol segnato, ha rappresentato un valore  importantissimo per Sarri nella gestione del gioco offensivo. Da segnalare anche e soprattutto il solito contributo in fase di non possesso: 6 tackle riusciti, anche questo è un primato.

La partita di Chiriches –Il rumeno è stato autore di una prestazione molto positiva. Ha collezionato ben 7 eventi difensivi totali tra intercetti, tackle e palloni spazzati, migliore dei suoi in questi numeri  Bene anche la sua fase di costruzione, 88% di pass accuracy su 98 palloni giocati. Il suo problema è la sicurezza eccessiva nelle letture degli anticipi e dei movimenti. Paradossalmente è proprio questo il punto in quanto un eventuale errore di valutazione non è facilmente compensabile dalla velocità sul breve. Come, per esempio, accade a Koulibaly.
RIPRODUZIONE RISERVATA 

Articolo precedenteChievo, Cacciatore sicuro: “Il Napoli gioca il miglior calcio d’Italia, noi in campo come abbiamo sempre fatto”
Articolo successivoCARTELLINO GIALLO…IL PUNTO SUGLI ARBITRI – Arbitri aVARi d’errori!