NUMERIAMOCI SU – NAPOLI-FEYENOORD: la legge del tre con il minimo sforzo

Ritorna l’appuntamento con la rubrica di MondoNapoli denominata “Numeriamoci su” nella quale, il giorno dopo ogni partita del Napoli, andremo rivivere il match degli azzurri valutandolo dal punto di vista tattico e statistico. Un analisi utile per comprendere ed approfondire le scelte di Sarri e dell’avversario di turno.
La partita – Il Feyenoord ha giocato una partita in classico stampo olandese. Ci sono stati il possesso palla e il continuo sovrapporsi, sull’interno e sull’esterno, dei calciatori senza palla; si è visto un abbozzo di pressing alto, soprattutto sulla costruzione bassa del Napoli. Anche se la qualità nel palleggio e nella distribuzione dei difensori del Napoli ha sempre permesso alla squadra di Sarri di bypassare il tentativo di recupero palla. Gli olandesi sono stati carenti nell’organizzazione di squadra non riducendo ad esser in grado di supportare questi principi, perché i reparti tendevano a compattarsi e ad allungarsi subito. In questo contesto tattico, la squadra con il predominio nel possesso (il Napoli, alla fine 55% contro 45%) si è ritrovata nelle condizioni di giocare molti palloni nella metà campo avversaria contro una difesa schierata; di conseguenza, ci sono stati molti errori negli appoggi, soprattutto in fase di rifinitura.

Il Feyenoord, invece, cercava di organizzare la sua manovra attraverso ripetuti scambi iniziali, ma l’immediata “fuga” di molti calciatori in avanti ha reso complicata la prima costruzione dei difensori centrali, che hanno commesso numerosi errori. Tra questi, tre sono costati i gol di Insigne, Mertens e Calejon.


Sopra possiamo apprezzare la mappa dei passaggi sbagliati ieri sera dalle due squadre. Entrambe attaccano dal basso verso l’alto. Da notare come il Napoli abbia sbagliato praticamente tutti gli appoggi nella metà campo degli olandesi, mentre per la squadra di Van Bronckhorst si è verificata la situazione inversa, con numerosi appoggi errati nella prima costruzione.

-Il Napoli è una squadra meglio organizzata e con maggiore talento rispetto al Feyenoord. In questo modo, è possibile gestire meglio tutte le fasi di gioco, a partire dal alto recupero del pallone. Da questa dinamica sono nati i gol che hanno determinato il risultato finale.
– Il Napoli ha concesso al Feyenoord 7 conclusioni totali, di cui appena 2 nel primo tempo – una di queste si è concretizzata in una conclusione da fuori area. Il Napoli ha sofferto in alcuni frangenti nella zona tra i due centrali difensivi. Da qui sono arrivati il rigore (poi fallito da Toornstra) e la rete di Amrabat.   

I protagonisti – Positiva ed efficace la prova di Maksimovic. Al serbo il record di palloni rilanciati (6) e la seconda quota di passaggi tentati, dopo Koulibaly (109 per il senegalese, 89 per il serbo). L’ex Torino, però, può migliorare ancora in fase di impostazione (85% di precisione negli appoggi, KK arriva a 89%). Tali numero raccontano di come e quanto il gioco sia passato dai centrali difensivi, e quindi con quali meccanismi il Napoli sia riuscito ad evitare i tentativi di pressione alta del Feyenoord. In avanti, prestazione totale di Mertens. Il gol, l’assist per Callejon e altre due occasioni create. Accanto al belga, altra grande prestazione di Allan: per il brasiliano, 4 dribbling riusciti e altrettanti palloni recuperati. Infine si segnala il graduale ritorno di Marek Hamsik: 2 tiri tentati e un’occasione creata. 

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