Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Tommaso Starace, storico magazziniere del Napoli, ha condiviso la sua esperienza di quasi cinquant’anni trascorsi nel club partenopeo. Ecco quanto detto:
“Ho 70 anni e sono consapevole del tempo che passa. De Laurentiis mi ha accennato a un possibile nuovo ruolo per me. Ho vissuto i miei sogni, mi sono divertito tantissimo e il lavoro non mi ha mai pesato, anche se in passato preparare tutto per 20-25 calciatori da solo non era affatto semplice. Ma era ciò che desideravo fare. Per me Maradona, è il più grande di tutti i tempi, aveva un’umanità straordinaria. È stato lui a mostrarci cosa significa diventare campioni d’Italia e conquistare trofei internazionali. Ho avuto la fortuna di essere sempre me stesso: ho voluto bene a tutti e sono stato ricambiato. Mertens invece è diventato come un familiare, un figlio. Tra di noi è nata subito una simpatia che si è trasformata in empatia. Col tempo questo legame si è solo rafforzato. Se dovessi scegliere un’immagine simbolo della mia carriera non è facile. Però, se devo sceglierne una, direi la finale di Coppa Uefa a Stoccarda. Ricordo la squadra che festeggiava con i tifosi: li chiamavamo per la premiazione ma non ci sentivano. Così sono andato avanti io, ho preso Diego di peso tra le braccia e gli ho detto che c’era da alzare la Coppa”.