In campo corre, pressa, si inserisce, difende e attacca. Ma Scott McTominay oggi è molto di più di un motorino instancabile del centrocampo del Napoli: è un riferimento, un punto fermo anche emotivo e caratteriale per la squadra di Antonio Conte. Lo scozzese, arrivato la scorsa estate dal Manchester United tra dubbi e aspettative, ha conquistato tutti con i fatti. E con i gesti.
L’edizione odierna del Corriere dello Sport racconta un episodio che dice molto sul valore del giocatore anche fuori dal rettangolo verde. Dopo il deludente 2-2 casalingo con il Genoa, un risultato che ha riaperto la corsa Scudetto permettendo all’Inter di avvicinarsi a un solo punto, McTominay si è fatto notare per la sua freddezza. Mentre lo stadio sprofondava nel silenzio e alcuni compagni accusavano il colpo, lui ha alzato le mani, le ha mosse lentamente, con un gesto inequivocabile: “Calma”. Nessuna scena plateale, nessuna urla, solo un invito a restare lucidi.
Gesti da leader vero, che non ha bisogno di nastri da capitano per farsi sentire. Conte lo ha definito il “maratoneta” del suo Napoli, l’emblema del calcio totale e senza barriere che vuole trasmettere. E McTominay sta rispondendo presente, non solo con le prestazioni, spesso tra i migliori per chilometri percorsi e inserimenti decisivi, ma anche con la mentalità.