Giudizi insufficienti per Conte, i voti dei quotidiani

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Giudicato negativamente Conte, ecco i voti

Inutile girarci intorno, quello di ieri sera è stato un passo falso assai grave e che rischia di compromettere quanto di buono realizzato finora. Il Napoli non ha condotto contro il Genoa una delle sue migliori partite. Per lunghi tratti il gioco è ristagnato e le reti sono scaturite da episodi, nati dall’iniziativa prepotentemente e decisiva del miglior giocatore per distacco del campionato, lo scozzese Scott Mc Tominay, e non per una effettiva cifra di gioco. Si aspetta sempre il meglio da miste Conte, ieri non è avvenuto.

Per la Gazzetta dello Sport il suo voto è 5,5, “il cambio di Raspadori spegne la spinta offensiva”. Stesso voto per il Corriere dello Sport, che argomenta “nel finale si abbassa troppo e concede il palleggio al Genoa”.

Proviamo a sviluppare l’argomento. Premesso che il Napoli di quest’anno è l’esempio concreto e lampante di quando – in determinate condizioni – l’allenatore sia decisivo almeno quanto i calciatori che scendono in campo, da Conte – vero artefice di questo cammino insperato e ancora aperto ad un risultato incredibile – ci si aspetta sempre di più, di superare il traguardo raggiunto la settimana prima.

Ieri non è stata ottimale la preparazione mentale all’evento: i ragazzi in campo hanno mostrato di soffrire il momento e di sentire il peso della responsabilità. Sulla gestione tattica, senza scordare che con il senno di poi è tanto più facile, pesa tanto la sostituzione di Raspadori con Billing. Sfortunata la scelta di privarsi di Giacomo; l’attaccante dava l’impressione di averne ancora, anche in considerazione del fatto che il Genoa stava alzando il baricentro e, probabilmente, avrebbe lasciato più spazio dietro. Poca sorte in quanto Billing non ne indovina una: pasticcia in avanti nell’assalto finale e, soprattutto, dietro divide con Oliveira le colpe per non aver adeguatamente contrastato lo stacco vincente del pareggio ospite.

Mister Conte ieri ha inteso coprirsi, fa parte del know-how di questa squadra che lo fa bene e – al netto delle sofferenze finale – ha vinto tante partite, in bilico fino alla fine e con il minimo vantaggio. Forse Simeone ad attaccare ogni pallone sulla trequarti sarebbe stato più utile di un Lukaku che si stava spegnendo, oppure Neres qualche minuto prima per l’esausto Politano avrebbe tenuto maggiormente in apprensione il pacchetto arretrato genoano. Ormai è andata, adesso serve solo ripartire subito.

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