Non esiste uno sport senza regole e quindi senza falli. Questi sono fondamentali per garantire sia l’incolumità dei giocatori che uno svolgimento coerente del gioco. Come in molti altri sport dove si utilizza una palla di qualsiasi dimensione essa sia ci sono dei limiti di campo, quindi le rimesse laterali o di fondo. Oppure falli di contatto che possono portare a una semplice rimessa oppure persino alla squalifica di un giocatore.
Nell’articolo introdurremo i principali tipi di falli analizzando perché vengono fischiati e che impatto possono avere sul gioco.
Cos’è un fallo a basket
Nella fattispecie più comune, i falli nel basket sono associati al contatto tra difensore e attaccante. Una semplificazione del genere però è fuorviante in quanto ci sono molte più sfumature a riguardo. Per esempio, un difensore può usare il proprio corpo per ostruire l’avversario (come spesso accade quando questo è spalle al canestro). Oppure, come vedremo, con il fallo in attacco (sfondamento). Ma un fallo può essere causato anche senza contatto ma con le parole come nel caso del fallo tecnico spesso fischiato agli allenatori.
Ci sono infine dei falli che non comportano alcuna punizione se non il passaggio della palla agli avversari come per i “passi” o il “doppio palleggio”. Vediamoli tutti in ordine.
Fallo personale e infrazioni comuni
Qui parliamo di falli e regole di base. Tra le infrazioni più comuni troviamo:
- Passi: quando si muove il piede perno prima del palleggio o dopo averlo concluso. Oppure quando si salta con la palla in mano e si atterra senza averla passata o tirata.
- 24 secondi: quando la squadra non effettua un tiro a canestro (almeno colpendolo) entro 24 secondi.
- Doppia: quando un giocatore ferma il palleggio con entrambe le mani e poi lo riprende.
Mentre le infrazioni non comportano una punizione se non il passaggio della palla agli avversari, il fallo personale è un po’ diverso. Ogni giocatore può commettere un massimo di 5 falli prima di venire espulso. La regola è abbastanza semplice: un difensore non può ostacolare un avversario al momento del tiro o nella fase di palleggio toccandolo in qualsiasi modo. Ma, come vedremo, un fallo può essere commesso anche in fase di attacco.

Fallo in attacco
Questo fallo viene fischiato quando un giocatore in possesso di palla colpisce un difensore fermo e in piedi facendolo cadere. Questa è una delle regole che nell’NBA è leggermente diversa in quanto negli USA c’è una piccola area sotto canestro dove questo fallo non conta in modo da agevolare le schiacciate.
Fallo tecnico e fallo antisportivo
Qui passiamo a falli più seri. Nel caso del fallo tecnico non parliamo di contatto ma di scontro verbale. Il caso più comune è quando un giocatore, l’allenatore o l’intera panchina protestano troppo veementemente contro una decisione arbitrale. Ma ciò può anche accadere quando non si rispetta il protocollo come accaduto a Pozzecco in occasione di Italia-Turchia.
Il fallo antisportivo, invece, avviene quando il fallo è fatto intenzionalmente e senza la volontà di giocare la palla. Esempio pratico: quando un giocatore (ultimo uomo) spinge l’attaccante in fase di terzo tempo per impedire il canestro.
Falli di squadra e bonus
Come visto per quelli personali, vengono contati anche i falli commessi dall’insieme dei giocatori di una squadra. Una volta raggiunti i 5 falli in un quarto, a differenza dell’espulsione si dà il bonus agli avversari. Ciò significa che ogni fallo a partire dal 5° concede due tiri liberi agli avversari.
Come i falli incidono sulla strategia
I falli sono uno dei fattori principali nel basket per svariati motivi. In primis, forzare gli avversari a commetterne più di cinque garantisce dei tiri liberi e quindi punti addizionali potenziali. Ma chiunque abbia visto una partita di basket giocata all’ultimo canestro, sa che questa regola funziona anche per la difesa. Regalare dei liberi agli avversari nella speranza che non muovano lo score basket è un modo per evitare che questi perdano tempo ed avere più possibilità di vittoria.
Altro fattore determinante dei falli sono le espulsioni. Spesso si cerca di togliere dal gioco una delle pedine chiave degli avversari spingendolo a fare fallo attaccandolo direttamente o persino infastidendolo con un difensore agguerrito. Come spesso accade, se si raggiungono i 3 falli prima dell’intervallo, è facile essere sostituiti per evitare di uscire dai giochi troppo velocemente. Ovviamente poi, un giocatore con 4 falli sarà più cauto in difesa e quindi più facilmente attaccabile per punti facili.
Conclusione
È vero che per chi non è abituato al basket, le regole su falli e infrazioni possono sembrare complicate. Ma in realtà con questa guida e una partita in TV si può già capire perché i falli siano così importanti per giocatori e fan. Conoscere le regole permette di apprezzare meglio il gioco capendone le strategie. Quindi che tu voglia divertirti con gli amici al campetto o magari piazzare qualche scommessa, assimilare questi pochi concetti sarà essenziale per divertirti per davvero!