C’era da aspettarsi una febbre scudetto sempre crescente ed una nuova invasione al Maradona in occasione di Napoli-Genoa. Ma a questi livelli, con code lunghissime per i biglietti dopo già pochissimi minuti, era davvero inimmaginabile. In città, a 4 giornate dal termine del campionato e con 3 punti di vantaggio sull’Inter, è tornata la volontà di vincere, quella foga che si era vista solo in occasione del terzo tricolore, evento a lungo aspettato e sofferto. I giorni di attesa di quel trionfo, vecchi solo di 2 anni, sono ancora ben limpidi negli occhi di tanti: l’arrivo dei giocatori, le urla di gioia, i cortei festanti. Un’euforia che si è smarrita a seguito di una disastrosa annata, che ha scacciato dagli occhi di tutti ogni residua possibilità di speranza: dopo il trionfo, c’è da ricostruire.
Il solo arrivo di Antonio Conte sulla panchina partenopea è stato in grado di galvanizzare immediatamente l’esigente pubblico napoletano. Magari non si vincerà si pensava all’inizio, ma la squadra tornerà subito nelle posizioni più alte della classifica. Saltando ogni punto della ricostruzione, poiché merita un ben più corposo approfondimento, gli azzurri si sono di colpo riattivati. La squadra, nonostante alcune difficoltà, ha da subito girato bene, giocando ogni partita con cuore e volontà. Elementi che hanno riportato i tifosi in massa allo stadio, veri e propri alleati di questa squadra. Sono infatti ben 12 i sold out stagionali registrati, un numero incredibilmente alto che segnala come la presenza allo stadio non sia mai mancata. In occasione di Napoli-Genoa, arriverà il tredicesimo.
Ciò che però differenzia questo da tutti gli altri è la modalità con cui è arrivato. Se nelle precedenti occasioni c’è stato un andamento regolare di vendita, in questa i biglietti sono andati letteralmente a ruba nel giro di pochissimi minuti. Un risultato che si spiega solo in un modo: a Napoli c’è la sensazione di poter di nuovo fare un qualcosa di grandissimo. Quei pensieri che forse non sono mai concretamente circolati nell’immaginario collettivo. Alla lunga, si è pensato sì ad un’ottima annata, ma che si sarebbe conclusa con un buonissimo secondo o terzo posto finale, visto che i problemi della rosa erano ben evidenti.
Invece, a 4 giornate dalla fine, i partenopei sono primi, con un calendario “favorevole” ed una Inter come avversaria che sembra non averne più. Una concatenazione di situazioni che hanno risvegliato l’animo partenopeo, ormai convinto che l’impresa si possa fare. Certo, è ancora tutto da decidere, e le prossime uscite saranno tutt’altro che semplici al contrario di come si possa pensare. Ma, al netto di tutto, anche di una possibile rovinosa caduta, c’è da riconoscere che questa squadra è già ritornata lì dove merita di stare. E, qualunque sia il risultato finale di questa stagione, c’è solo da esserne contenti: il Napoli è tornato, e con esso quell’amore dei tifosi che sembrava essersi disciolto. Dopo una stagione disastrosa come quella precedente, ciò non era affatto scontato.