Lobotka a Crc: “Monza? Fondamentale aver vinto. Vi spiego com’è giocare con Anguissa e Gilmour. Leader della squadra? Scendo in campo per dare il massimo”

Lobotka sul premio: "Grazie alla mia squadra e a tutti, motivazione per raggiungere i miei obiettivi"

Stanislav Lobotka, centrocampista del Napoli, ha rilasciato un’intervista a Radio Crc, emittente partner della società. In questa, il calciatore slovacco ha parlato della rcente vittoria dei partenopei contro il Monza, di come si trova a giocare con centrocampisti come McTominay, Anguissa e Gilmour, oltre che della lotta scudetto che vede i partenopei sfidare l’Inter. Di seguito, le sue dichiarazioni integrali.

“La vittoria con il Monza? I 3 punti sono importanti, ma sappiamo di dover giocare meglio, è stata una partita più difficile delle aspettative. Avremmo potuto giocare meglio, ma questo dipende anche dall’andamento delle partite. In questa fase ogni punto è importante, quindi è fondamentale aver vinto, ma sappiamo di poter fare meglio”.

“Quanto è importante il contributo di gol di centrocampisti come McTominay e Anguissa? Scott sta segnando tanto, è un calciatore forte, bravo con la palla e che corre tanto. Per me è più facile giocare con gente come lui ed Anguissa, che è un calciatore forte e impone il suo fisico. Noi 3 giochiamo bene insieme unendo le nostre caratteristiche”.

“La soluzione doppio play con Gilmour? Billy è un bravo calciatore e bravo ragazzo, è importante che ci sia questa connessione tra noi due. Con lui mi trovo bene a giocare, ed è importante avere quest’intesa con i compagni. Non mi interessa se gioco solo o in coppia, l’importante è giocare e fare del mio meglio per far vincere la squadra.”.

“Come interpreti il ruolo con Anguissa o Gilmour in campo? Con Anguissa gioco da 3 anni, c’è un’intesa particolare. Lui è più offensivo, mentre con Gilmour è più importante che mi aiuti in fase di appoggio se sono pressato, quindi è importante essere nel gioco e capire i movimenti reciproci”.

“Sei inamovibile nel sistema di Conte e lo sei stato negli ultimi anni a Napoli, ti senti un leader? Sento questa responsabilità, ma non mi metto sotto pressione nel dirmi che sono un leader o darmi questa responsabilità. Scendo in campo per dare il meglio, sono qui da tanti anni, quindi ho maturato un’intesa con i miei compagni che sono da più tempo. Per me l’importante è fare del mio meglio, che si sia un team sia dentro che fuori dal campo, ed avere quell’affinità che porta risultati e i 3 punti. In questa fase di stagione l’importante è vincere”.

“La vittoria del Bologna vi ha portato in vetta insieme all’Inter, cosa significa per voi? Non significa qualcosa solo per noi, ma anche per la città. È la possibilità di continuare a sognare. Conosciamo le qualità del Bologna, noi ci abbiamo pareggiato, sono forti e negli ultimi anni è difficile sfidarli. Essere lì a pari punti ci porta a dover sognare e a dare tutto per conquistare punti”.

“Ti senti più tranquillo a giocare al Maradona? Non vedo l’ora di giocarci. I tifosi sono con noi e ci aiutano ad andare oltre i nostri limiti. Ci danno un calore che poi è tipico di questo stadio. I tifosi sono sempre stati al nostro fianco”.

Napoli-Torino? Fisicamente sono una squadra molto forte e fisica e con calciatori individualmente molto forti. In questo finale di stagione sarà difficile giocare contro tutte, perché ogni squadra gioca per vincere anche contro le più forti, e così è anche per l’Inter. Con il Monza non è stato facile, nessuna sfida sarà facile da qua alla fine della stagione”.

“La sconfitta dell’Inter in Coppa Italia vi motiva di più? Non guardo alle altre squadre, ma semplicemente al nostro percorso. Darò tutto per il Napoli e per il nostro percorso”.

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