Scotto mette in guardia: “Monza la trappola più pericolosa per il Napoli!”

Scotto lancia l’allarme: “Monza la trappola più pericolosa per il Napoli!”

Il giornalista de Il Roma, Giovanni Scotto, è intervenuto ai microfoni di Terzo Calcio Napoli, in onda su Televomero, lanciando un avvertimento chiaro agli azzurri: il pericolo maggiore nella volata scudetto potrebbe nascondersi proprio lì dove nessuno guarda—la trasferta contro il Monza.

La più grande trappola in cui si può finire è la partita contro il Monza. Il passo falso sarebbe molto pesante. Non bisogna assolutamente sottovalutare questo calendario”.

Scotto sottolinea come spesso le squadre che non hanno più nulla da perdere, come il Monza in questa fase del campionato, possano rivelarsi le più temibili:

Le squadre che non hanno obiettivi danno sempre l’anima, non è più come una volta. Per me, la gara più difficile di queste sei è proprio contro il Monza”.

Il giornalista ha poi fatto un’analisi sui singoli, soffermandosi in particolare su Lukaku, protagonista nel percorso dell’Inter:

I numeri di Lukaku sono buoni, non straordinari. Sta facendo quello che doveva fare, ma il dato interessante è quello degli assist, che è molto alto. Decide le sfide importanti, ha ripagato la fiducia di Conte, ma non diciamo che stia facendo qualcosa di eccezionale”.

Sul fronte Napoli, si è parlato anche della gestione della rosa e delle scelte forzate di Antonio Conte, in particolare su Rafa Marin, chiamato in causa più per necessità che per reale convinzione tecnica:

Marin gioca perché non ci sono altre soluzioni. Conte è coerente e onesto intellettualmente. Mi auguro riesca a recuperarlo, sarebbe un’impresa: ha giocato solo 23 minuti in campionato, è fuori da ogni rotazione. Oggi non è una scelta, è un obbligo”.

Infine, un cenno sulla filosofia di Conte e il suo approccio gestionale, improntato alla ripartenza dalle basi:

Conte ha sempre avuto una sorta di attrazione per la tabula rasa, per ripartire da zero. Ma il Napoli ha sempre fatto gruppo, e credo che anche lui si stia adattando”.

Con sei finali davanti, ogni dettaglio può fare la differenza. E per Scotto, il primo grande ostacolo ha un nome preciso: Monza.

Articolo precedenteAuriemma: “Lukaku è il miglior centravanti per sostituire Osimhen”
Articolo successivoFellaini, il colpo mai riuscito del Napoli: a far saltare tutto fu… un DJ napoletano!