Il Viminale, a seguito degli scontri avvenuti tra gli ultras di Roma e Lazio, ha preso la decisione di non far più disputare le partite ad alto rischio alle ore 20:45 a partire dalla prossima stagione. Lo riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport. Un provvedimento che potrebbe riguardare anche alcune partite del Napoli.
“Ora occorre solo capire quali siano le partite «ad alto rischio». Al momento, tolto il derby di Roma, non c’è una black list definita. Viene però facile pensare che anche le sfide tra le due romane e il Napoli, così come quelle della Roma contro l’Inter e l’Atalanta, quella dei nerazzurri e il Napoli, quella del Napoli e l’Atalanta, il derby di Torino e le partite tra Juve e Fiorentina siano da considerare «ad alto rischio». Mentre è possibile che il derby di Milano, dopo la pace tra gli ultras, possa continuare a giocarsi la sera”.
C’è però da valutare anche il nodo dei diritti tv. Infatti, stando a quanto riportato, l’emittente Dazn sarebbe intenzionata a contestare il contratto in essere, visto che tra le partite ad alto rischio potrebbero rientrare diversi big match.
“Un provvedimento de lgenere, per quanto motivato dall’emergenza già scattata per Piantedosi dopo gli scontri di Genova, rischia di intaccare un patrimonio acquisito. La Lega, così come le Federcalcio a cui in tarda serata ancora non risultava alcuna avvenuta comunicazione dal Viminale, hapreferito non commentare, riservandosi di studiare come stiano realmente le cose e quali saranno i termini esatti in cui questa indicazione si concretizzerà. Anche Dazn ieri sera ha scelto il silenzio, ma la notizia non è passata inosservata. I vertici della piattaforma streaming, che detiene i diritti per la A fino al 2029, sarebbero pronti a contestare il contratto in essere nel caso in cui il numero di big match che non si potranno giocare alle 20.45 sarà più importante di quanto è stato finora”.