L’Inter, in testa al campionato e principale favorita al successo finale per qualità e profondità della rosa, è in corsa su tutti i fronti ancora aperti.
Giocare molto spesso due volte a settimana significa dispendio di energia, ma anche esperienza, prestigio ed introiti economici che aumentano e, non ultima, la possibilità di valorizzare e tenere sulla corda le seconde scelte.
Ciò calza a pennello quando la rosa è di valore e numericamente adeguata.
Discorso da riprendere questa estate in casa azzurra: con la coppa da giocare al meglio delle possibilità, Conte non dovrà avere il… mal di testa, ma la possibilità di ruotare i giocatori mantenendo inalterate le prestazioni, senza dover sacrificare nessuna gara.
Tornando all’avversario, Inzaghi la settimana prossima avrà un a dir poco impegnativo quarto di finale contro il Bayern Monaco. Stasera, invece, dovrà guadagnarsi l’accesso alla finale di Coppa Italia contro il Milan.
Il derby è una gara che non ha bisogno di stimoli, ne ha a sufficienza di default. Stavolta aggiunge pepe alla contesa il momento dei rossoneri, sconfitti a Napoli 72 ore fa e quasi definitivamente fuori dalla corsa Champions.
Turnover moderato per i nerazzurri, qualche big come Sommer, Dimarco, Acerbi e Mkitharyan riposa, Lautaro e Taremi sono out.
La gara, conclusasi pochi minuti fa, è stata combattuta. Il risultato finale di 1-1 rimanda tutti i discorsi all match di ritorno.
Buon Milan, aggrappato all’unico obiettivo capace di dare un senso alla stagione. L’Inter, che ha impattato con Calhanoglu l’iniziale vantaggio di Abraham, ha lasciato la solita impressione di forza e concretezza.
Nulla di fatto quindi; Inzaghi resta in corsa per tutti gli obiettivi e mercoledì 23 aprile si giocherà l’accesso alla finale della coppa nazionale, ad una settimana dal ritorno con il Bayern e 3 giorni prima dell’insidiosissima trasferta di campionato a Bologna.
Calendario veramente impegnativo per i colori nerazzurri, il Napoli deve esserci e provarci fino alla fine.