Napoli-Milan, occhio al tabù: i rossoneri imbattuti al Maradona dal 2018. Il racconto

Napoli - Milan: formazioni ufficiali

Napoli-Milan sarà una partita cruciale per le ambizioni dei partenopei. Non solo perché i 3 punti sono necessari per non distanziarsi troppo dall’Inter capolista, avanti di 3 punti. Soprattutto, perché i rossoneri sono una compagine in grado di creare pericoli nei big match e nelle ultime sfide hanno dimostrato di avere un buon feeling con le rimonte. Confrontarsi dunque con una squadra che cresce nel corso della gara, per una abituata a partire bene e pian piano rendere di meno, sarà un test molto importante.

L’aspetto che però va maggiormente sfatato da parte dei partenopei è quello del trend negativo contro i milanesi al Maradona. L’ultima vittoria casalinga contro il Diavolo risale addirittura all’agosto del 2018, quando sulla panchina napoletana sedeva Carlo Ancelotti e l’impianto si chiamava ancora San Paolo. Allora fu 3-2 in rimonta, grazie ad una doppietta di Zielinski e al gol finale di Mertens. Da questa vittoria, contro il Milan in casa il Napoli ha collezionato solamente 3 pareggi e 3 sconfitte. Un rendimento clamoroso, che svela come la formazione di Conceiçao, al netto delle problematiche, sarà da tenere d’occhio.

Il primo di questi risultati, è un 2-2 casalingo rimediato nell’annata 19-20. Al primo gol di Theo Hernandez, hanno risposto Di Lorenzo e Mertens, per poi veder arrivare il pareggio grazie ad un rigore di Kessie. Ne sono seguite 3 sconfitte, anche molto pesanti. La prima, è l’1-3 in cui a farla da padrone fu Zlatan Ibrahimovic con una doppietta, seguito da un gol a partita chiusa del norvegese Hauge. A nulla servirà la rete di Mertens. A questo, è seguito lo 0-1 della stagione 2021-22, quando gli azzurri si contendevano lo scudetto proprio contro i rossoneri. In quella sfida, fu decisiva una zampata di Olivier Giroud, che aprì le porte alla squadra di Pioli per la vittoria del tricolore.

Il più clamoroso tra gli ultimi risultati è però quello della stagione 2022-23. A scendere in campo erano un Napoli fortissimo e lanciato alla vittoria del titolo, contro un Milan demoralizzato e in rifacimento. A detta di tutti doveva essere un trionfo dei partenopei, e invece arrivò un roboante 0-4. La squadra di Spalletti non scese in campo, permettendo agli avversari di fare il bello ed il cattivo tempo della situazione. Una giornata di grazia di Rafael Leao e di Brahim Diaz mise alle corde una squadra che sembrava non avere punti deboli. Chiuderà poi la serata una serpentina di Saelemaekers. Una partita che ha segnato la famosa doppia sfida di Champions proprio contro i rossoneri. In quell’occasione al Maradona fu 1-1. Un rigore parato per parte (su Giroud e Kvaratskhelia) e la sensazione che prima o poi gli azzurri avrebbero sfatato il tabù. Cosa che poi non accadrà, visto che il francese si rifarà con gli interess, su sgasata di Leao. Inutile fu il gol di Osimhen in pieno recupero, che non consentì di rimontare l’1-0 del Meazza.

L’ultima sfida, in ordine di tempo, è stato il 2-2 del 29 ottobre 2023. Gli azzurri, guidati da Rudi Garcia, rimediano ad una doppietta del solito Giroud grazie alle reti di Politano e di Raspadori su punizione. Un tempo per parte tra due formazioni che sembravano ben lontane dai propri giorni migliori. Queste partite, sono la testimonianza che non importa se il Milan sia in difficoltà o probabilmente con la testa al derby di Coppa Italia. In campionato, Leao e soci venderanno cara la pelle, specie perché ora la zona Champions dista solo 6 punti. Dunque, c’è tutto il tempo per recuperare una casella di posizione che sembrava irraggiungibile. E questo dev’essere un ulteriore stimolo per gli uomini di Antonio Conte, che sono chiamati a sfatare un tabù di quelli che ha portato tante insoddisfazioni negli ultimi anni. A volte, anche di enorme rammarico.

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