4 presenze, tutte da subentrato, 0 gol e 0 assist. Questo, fino ad ora, è il bollettino di Noah Okafor con la maglia azzurra, e la speranza è che questa sosta gli sia servita per essere non al 100%, ma al 101%. Ne parla l’edizione odierna del Corriere della Sera, ecco un estratto dell’articolo:
” La vita di Noah Okafor è cambiata in un attimo: fino al 2 febbraio era un giocatore del Milan e il giorno dopo s’è ritrovato a Napoli. Detto, fatto. Senza neanche il tempo di pensare e senza il bisogno di riflettere: a Milano non riusciva a trovare più spazio e da queste parti c’era una chance molto ghiotta da cogliere al volo. Nonostante tutto e contro ogni pronostico: la storia racconta che il suo è stato un ingaggio last second, la soluzione post Kvara all’ultima curva dopo il tramonto delle trattative per Garnacho, Adeyemi e Lang, delle ipotesi Zhegrova e Boga e di chissà chi altro nascosto nel cassetto dei segreti del mercato. Fatto sta che oggi, cioè domenica, Okafor sfiderà proprio il Diavolo “.
” Cinquantacinque giorni dopo il volo d’andata per Capodichino, con ritorno fissato a fine campionato, per poi dedicarsi al futuro. Il presente, però, è Conte ed è una corsa scudetto a cui Noah, talento un po’ discontinuo con un bagaglio tecnico di qualità, potrà – dovrà – dare qualcosa. A Venezia ci ha provato: dentro nel finale ma subito ideatore della palla gol più nitida della partita (sprecata), scattando a sinistra e pescando Simeone con un cross teso, pulito, preciso. Una prova generale? Mettiamola così. Il Napoli ci crede. Ci spera “.
” Per la precisione: Conte lo ha schierato quattro volte su otto e sempre a partita in corso. Esordio contro l’Udinese e una mini collezione di 36 minuti (esclusi recuperi). Il meglio, dicevamo, l’ha dato a Venezia prima della sosta, saltando sulla laguna a 14 minuti dalla fine, sullo 0-0 inchiodato, e producendo uno sprint di quelli che possono invertire il trend di una giornata. Bravo, bene, ma serviranno un bis e magari un tris .”