Mimmo Carratelli, giornalista, ha scritto un pensiero su Il Corriere dello Sport a proposito del rendimento del Napoli di Antonio Conte. In questo, elogia il lavoro del tecnico, definendolo “per niente normale”. Di seguito, un estratto del suo articolo.
“Non è normale, non è per niente normale quello che sta facendo Conte a Napoli. Non è paragonabile a nessuno dei cinque campionati vinti con Juventus (tre), Chelsea e Inter. Forse solo la Juventus 2011-12, riesumata dal settimo posto in due annate precedenti, può in qualche modo ricordare l’impresa napoletana di questa stagione. Vittorie sempre sostenute dalla migliore difesa del campionato e da attaccanti prolifici. Nel Napoli ha costruito la migliore difesa del campionato, ma non ha altrettante risorse offensive, però più di sempre ha in pugno una squadra che lo segue in tutto e per tutto, compresi gli allenamenti micidiali. Ma gli sono stati sottratti i goleador (Osimhen e Kvaratskhelia) con i quali avrebbe avuto maggiori chance di scudetto”.
“La proverbiale capacità di Conte di essere un leader assoluto, il vero e autentico leader del Napoli, dallo spogliatoio al campo, alla abilità nella comunicazione, sorregge la squadra nella morsa di due avversari superiori sulla carta, l’Inter di maggiore esperienza e robustezza della rosa e l’arrembante Atalanta. È questa l’impresa, ardua per il disastro dell’anno precedente e per lo stress di un campionato di vertice. Il lavoro di Conte non ha eguali e non è determinato solo dal suo carattere vincente. Sta operando tra difficoltà sconosciute a Inter e Atalanta. Assestata la difesa, suo primo obiettivo e premessa indispensabile per puntare in alto, Conte è maturato con una visione tattica più elastica. Dalle difficoltà di organico e di personalità di molti protagonisti ha tratto soluzioni e variazioni di modulo (anche in corso gara) che hanno innalzato il Napoli a un livello di rendimento imprevedibile in partenza, tant’è che la società assunse il nuovo tecnico chiedendogli di riportare il Napoli in Champions, traguardo già molto impegnativo e non scontato. Conte sta andando oltre perché vincere è il suo unico obiettivo. Facile a dirsi, incredibile come ci stia riuscendo portando il Napoli a battersi per lo scudetto. Il suo lavoro incessante, maniacale e fatto di esperienza e altissima competenza, ha creato un gruppo di lotta che sopperisce a fattori e circostanze negativi”.
“In squadra ha dieci giocatori che hanno già vinto lo scudetto, ma avevano perduto qualità e convinzione. Dal mercato estivo ha avuto ottimi rinforzi per tenere alto il livello della squadra, ma gli sono mancati dal mercato invernale quegli incentivi necessari a sostenere la sfida più alta. Conte non se n’è lamentato, ma ha proseguito nel suo lavoro che non ammette alibi e non conosce scorciatoie. La sua convinzione secondo cui il lavoro paga è diventata la convinzione della squadra. Le difficoltà, poi, sono il sale del suo impegno. Nessuno aveva previsto un Napoli protagonista. Non c’erano obiettivamente le premesse necessarie. Ma Conte è diventato la premessa. Se prendi Conte non è per galleggiare nelle prime posizioni. È per vincere, la sua ossessione. Che ci stia riuscendo o che stia lottando per riuscirci è una impresa. Gli avversari più del Napoli temono Conte. De Laurentiis ha azzeccato per la sesta volta la scelta dell’allenatore. Ma Conte non è venuto per fare “bella figura”. È venuto per vincere, com’è nella sua costante ambizione”.