Conte, allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Fiorentina. Queste le sue parole:
Cos’è cambiato in questa settimana? “Niente. Non so cosa doveva cambiare. Abbiamo continuato ad allenarci con la stessa intensità e con la stessa voglia. Ci stiamo allenando nella giusta maniera. L’ambizione deve essere sempre figlia del lavoro e noi dobbiamo essere ambiziosi sotto questo punto di vista. Se andiamo a confrontare le due partite contro l’Inter, sono state due partite completamente diverse”.
La vittoria manca da 43 giorni. Domani l’asticella si alza, che ne pensa? “Il nostro obiettivo è di rendere entusiasti i tifosi. Vogliamo fare prestazioni importanti come contro l’Inter, anche se abbiamo pareggiato e non vinto. Meritavamo molto di più ma il pareggio per me è una mezza sconfitta. Dobbiamo cercare di vincere ogni partita ma alcune volte abbiamo fatto fatica come nell’ultimo mese”.
I napoletani stanno apprezzando il suo modo di vivere la città, cosa ne pensa dopo la visita di lunedì scorso a Scampia? “Frequentare la città aiuta a capire le dinamiche che ci sono nell’ambiente che poi si riversano anche in campo. Ho la fortuna di vivere una città che offre tanto. Mi piace vivere la città con tutta la sua storia e le sue sfaccettature, stando chiuso nel mio mondo non potrei mai percepirle”.
Ha osservato un cambiamento nell’ambiente, aumenta la pressione nei confronti della piazza? “I tifosi dall’inizio dell’anno dicono sempre grazie per quello che stiamo facendo. Significa che il nostro lavoro è apprezzato dal popolo e dai tifosi. Vogliamo trasferire che ad ogni partita noi usciamo con la maglia sudata dal campo. Mi fa molto piacere che i nostri sacrifici vengano apprezzati”.
Tra le prime 5 il Napoli è quella che segna di meno, che ne pensa? “Quando parlo di costruire strutture vincenti, bisogna fare degli step. Non facciamo tanti gol ma vedendo le statistiche della rosa non troviamo calciatori che storicamente fanno tanti gol. Possiamo lavorarci sopra per aumentare questa statistica ma non si può cambiare da un momento all’altro”.
Come sta McTominay. Gilmour giocherà titolare? “Scott ha avuto un sovraccarico e si è allenato per un paio di giorni con minore intensità, valuteremo nelle prossime 24 ore. Gilmour ha fatto una grande partita contro l’Inter, gioca chi merita e non c’è un posto fisso. Non ci sono crediti e quindi Gilmour se farà bene giocherà”.
Oggi è un po’ arrabbiato? “24 ore prima della partita ci sta essere tesi. Mi porto dietro uno stato d’animo che ho sempre avuto. Non dovete pensare che io sia arrabbiato, questo è il mio modo di essere e cerco di concentrare l’ambiente”.
Che Fiorentina si aspetta domani? “E’ una Fiorentina forte che ha fatto un gran mercato a gennaio, non poco tempo fa ha battuto l’Inter in casa. Ci darà del filo da torcere e noi dobbiamo essere pronti dando tutto ciò che abbiamo“.
Il suo Napoli è camaleontico, che dobbiamo aspettarci domani? “Abbiamo fatto della necessità virtù e abbiamo dovuto ampliare le nostre conoscenze nelle difficoltà per sopperire a momenti difficili. A me fa sorridere quando vi vedo stilare i sistemi di gioco, il calcio di oggi non c’è un sistema di gioco unico. Questa squadra è migliorata tanto e sono molto contento”.
Ha scelto di optare per un centrocampo di palleggio contro l’Inter. Le è piaciuto e come è arrivato a questo ragionamento? “Quando si cambia qualcosa lo si fa per necessità o per poca convinzione. Io cerco sempre di trovare la soluzione migliore per la nostra squadra e quindi si cerca di far indossare l’abito adatto a determinati giocatori. Con la pazienza si deve modellare e costruire le cose, però le partite vanno sempre giudicate nella loro globalità e non rispetto agli specifici episodi”.