Giovanni Manna, direttore sportivo del Napoli, ha rilasciato un’intervista a Sky. In questa, il dirigente ha parlato di tanti argomenti, come il suo ambientamento all’ombra del Vesuvio, il suo rapporto con Conte e De Laurentiis, oltre che del mercato e della questione rinnovi. Di seguito, le sue parole.
A Napoli la prima grande volta da direttore sportivo…
“Napoli è un’opportunità grandiosa, di quelle che rapisce da subito. Fin dal primo giorno in cui entri a far parte di questo mondo, la passione e l’amore sono incredibili”.
Per un uomo del sud come Conte, Napoli è una sfida con contenuti emozionali diversi?
“La passione e il carattere di una persona del sud sono un po’ diversi rispetto a quelli di una del nord. Ci sono tratti emotivi e qualche nota d’amore diversa. È normale che una persona del sud avverta subito la portata di un progetto come questo”.
L’estate è stata di grandi colpi, McTominay è stato quello più inatteso?
“Non parlerei di grandi colpi, abbiamo lavorato su giocatori funzionali alla nostra idea e che potessero alzare il livello della squadra. McTominay giocava in un grande campionato e in una squadra gloriosa. Si tratta di un’idea nata da lontano, poi quando abbiamo capito che c’era l’opportunità di prenderlo siamo stati determinati, fortunati e bravi a portarlo a termine”.
Cosa le lascia la storia di Kvaratskhelia?
“Lascia sicuramente un alone di rammarico, non è mai semplice lasciad partire un calciatore importante come lui. Ne abbiamo parlato tanto, a mio parere è stato anche tutto molto strumentalizzato. Questo mi lascia la volontà di essere sempre pronto a sopperire a vicende che non possiamo controllare. Noi però siamo sicuri di aver fatto la cosa giusta”.
Osimhen sarà un tormentone di mercato o immagina una soluzione più rapida?
“Victor è sempre un tormentone, non solo se si parla di mercato. È un calciatore appetibile, ha una clausola e lavoriamo ad una soluzione in breve tempo, proprio per non ripetere quanto accaduto l’anno scorso”.
Come sta Okafor?
“Arrivava da un infortunio e da una condizione fisica precaria. Sa lavorando duro per riprendersi e penso che possa dare una mano”.
A che punto è l’agenda dei rinnovi?
“I rinnovi fanno parte del lavoro ordinario. Per quanto riguarda Olivera manca solo l’annuncio, abbiamo praticamente siglato tutto. Con Meret stiamo parlando, mentre per quello di Anguissa è una situazione diversa, ne parleremo con calma perché non abbiamo fretta”.
Quanto sarebbe importante un centro sportivo di proprietà? Lei ha curato la crescita della Juventus Next Gen…
“Il progetto Next Gen curato alla Juventus nsieme ad altre persone è virtuoso, lo rivelano i numeri. Sia tecnicamente che economicamente ha portato vantaggi, tanto che altre società come l’Inter si stanno adoperando per intraprendere questo percorso, e così in tutta Europa. Noi siamo una realtà diversa, abbiamo delle criticità a cui stiamo cercando di sopperire, ci vuole del tempo ma lo faremo al meglio”.
Com’è la convivenza con Conte, anche nei momenti più difficili?
“Conte è un valore aggiunto, sempre. Il suo carisma, esperienza e competenza ti portano sempre qualcosa, in ogni momento, anche in quelli negativi. È una persona che cerca sempre l’eccellenza. Lo standard è molto alto, bisogna lavorare in modo corretto, coerente e leale per raggiunge i nostri obiettivi”.
Com’è il modello De Laurentiis visto da vicino?
“Il Napoli è una delle poche proprietà italiane che ricorda un po’ la filantropia. È un sistema molto diretto, le decisioni si prendono in maniera più semplice, senza passare da vari consigli. De Laurentiis è un presidente presente, che mi sta accompagnando in questo percorso. Di lui sono piacevolmente sorpreso”.
II Napoli è tra le candidate serie allo scudetto…
“Serve restare attaccati alla realtà, stiamo facendo un percorso importante e sappiamo da dove arriviamo. Normale che possano esserci problematiche ambientali o di pressione. Vanno fatti degli step, che si colgono solo con il tempo. Siamo contenti di quanto fatto, possiamo ambire a dei sogni, ma dobbiamo anche essere realistici”.