Calcio e Finanza – Richiesta rinvio a giudizio ADL, cosa rischia il Napoli? Gli scenari

Il portale Calcio e Finanza scrive a proposito della vicenda della richiesta di rinvio a giudizio per Aurelio De Laurentiis riguardo agli acquisti di Kostas Manolas e di Victor Osimhen. Per parlarne, si parte dalla vicenda in cui il patron azzurro e la Ssc Napoli sono stati coinvolti per la prima volta, per poi venir prosciolti nel 2022. Tuttavia, perché possa esserci un coinvolgimento della società, c’è bisogno che emergano nuovi dati, un po’ come accaduto alla Juventus (anch’essa inizialmente prosciolta) che ha infine ricevuto una penalizzazione di 10 punti. Di seguito, ecco quanto raccontato.

In quella occasione, al Napoli e al suo presidente Aurelio De Laurentiis furono contestate violazioni degli articoli 4, 6 e 31 del Codice di Giustizia Sportiva. I primi due riguardano rispettivamente il rispetto «delle norme federali e dei principi della lealtà, della correttezza e della probità in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva» e la responsabilità delle società per l’operato dei dirigenti.

L’articolo 31 è invece incentrato sull’illecito amministrativo: «Costituisce illecito amministrativo la mancata produzione, l’alterazione o la falsificazione materiale o ideologica, anche parziale, dei documenti richiesti dagli organi di giustizia sportiva, dalla Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche (COVISOC) e dagli altri organi di controllo della Federazione nonché dagli organismi competenti in relazione al rilascio delle licenze UEFA e FIGC, ovvero il fornire informazioni mendaci, reticenti o parziali. Costituiscono altresì illecito amministrativo i comportamenti comunque diretti a eludere la normativa federale in materia gestionale ed economica nonché la mancata esecuzione delle decisioni degli organi federali competenti in materia».

Il fatto che si arrivò a un’assoluzione non significa che non si possa riaprire un “caso Napoli”, cosa che accadrebbe soltanto però nel caso in cui dovessero emergere, per il Procuratore federale Giuseppe Chinè, nuovi elementi concreti sull’operazione Osimhen. Come sono emersi nel caso della Juventus, con intercettazioni a corredo del quadro accusatorio della Procura di Torino. Infatti soltanto qualora vi fossero novità ritenute “rilevanti” per quanto riguarda le indagini, rispetto ai documenti sui quali la Procura FIGC ha preso la sua decisione nell’aprile 2022, queste potrebbero portare alla riapertura del caso anche in ambito sportivo.

Il Napoli quindi soltanto in questo caso potrebbe così essere deferito e a quel punto – in base alle violazioni contestate – i partenopei potrebbero anche rischiare una penalizzazione di qualche punto in classifica anche a campionato in corso, una situazione analoga a quella capitata alla Juventus un anno fa. Ai bianconeri furono detratti 10 punti in classifica, ma nel loro caso fu contestato un ricorso sistematico al sistema delle plusvalenze, mentre per il Napoli si tratta di due operazioni finite sotto la lente.

La palla passa dunque a Giuseppe Chinè, che dopo aver eventualmente chiesto gli atti li esaminerà per capire se ci siano elementi nuovi che possano portare a una riapertura del caso. Soltanto in questo caso il Napoli rischierebbe nuove sanzioni a livello sportivo, dopo l’assoluzione sulla vicenda arrivata la prima volta nel 2022.

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