Romelu Lukaku, attaccante del Napoli, ha rilasciato un’intervista a Radio Crc, emittente ufficiale del club partenopeo.
“Come stai vivendo Napoli? È una bella situazione per me e la mia famiglia essere in una città dove la squadra è così amata dal suo popolo. Per me è un’esperienza in cui mi sto divertendo tanto con i miei compagni, ma anche con le persone che sto conoscendo che mi stanno dando tanti consigli su come vivere. Aiutano anche i risultati in questo. Queste cose sono importanti, alla mia età cerchi un posto dove essere stabile e la mia famiglia qui si trova bene”.
“Chi era il tuo idolo da bambino? Drogba, Anelka, Ronaldo il fenomeno, Henry e Adriano. Da questi attaccanti ho cercato di prendere le cose per me. Ho sempre visto i loro gol e per fortuna ho giocato con 2 di loro, Henry è stato mio allenatore. Con Adriano ho avuto modo di parlare, mi manca solo Ronaldo”.
“La Serie A si avvicina sempre più alla Premier? Sì. Devo essere sincero, guardiamo ai risultati delle squadre italiane in Europa. In Conference c’è la Fiorentina che è arrivata in finale, la Roma che l’ha vinta, l’Inter che ha giocato una finale di Champions. Tutti questi risultati dicono tanto. La differenza è a livello economico, ma sul campo se la possono giocare. Questa è la miabopinione, io ho giocato lì e ora gioco qui. Tatticamente qui siamo più avanzati, lì lasciano più giocare e fischiano meno falli”.
“Conte? È uno dei pochi allenatori con cui posso aprirmi, sa quali sacrifici faccio per il calcio e gli posso spiegare come mi sento nel momento giusto. La sua mentalità è perfetta per me, è sempre attento ai dettagi e cura ogni aspetto della partita. Noi siamo così preprati che non si può sbagliare. Questa responsabilità mi piace, sono gli allenatori che migliorano i calciatori, e questo fa segno che lui è un grande allenatore. Un aneddoto? La prima volta correvamo durante l’allenamento. Quel giorno lì saltai un blocco, poi mi chiamò nel suo ufficio e mi disse che se l’avessi fatto di nuovo mi avrebbe messo fuori rosa. Giocavamo contro il Sassuolo quella domenica, ed era una cosa che mi diede uno stimolo. Lui voleva darmi più forza psicologica. Quando ci incontrammo la prima volta fu un bel momento, per me era una felicità rivederlo. Mi sono detto “Dai, andiamo a lavoro!”
“Come è cambiato il Napoli rispetto allo 0-3 dell’andata contro l’Atalanta? Siamo più forti. Abbiamo giorni per prepararci, sarà una sfida dura, e così anche per loro. Noi giochiamo da squadra, e in quella sfida dobbiamo dimostrare di essere forti mentalmente, fisicamente e con la palla. Dobbiaml fare una partita completa, hanno una bella squadra e un allenatore che stimo”.
“Come state preparando questa partita? Devi essere pronto mentalmente e fisicamente. Per noi però ogni partita è una finale, non solo questa. Poi questa partita è un test per capirendove siamo arrivati. Ma è normale che in queste partite ci sia più pressione, rimaniamo focalizzati du noi stessi.”
“Che gruppo hai trovato? Per me i leader sono Di Lorenzo, Meret, Anguissa e Juan Jesus. Io cerco solamente di dare l’input, di essere quello che mette insieme, cerco di raggiungere tutti nella giusta strada. Noi nel campo siamo tutti insieme, se uno sta soffrendo siamo a disposizione. Questo è importange per raggiungere vari traguardi”.
“Com’è Big Rom fuori dal campo? Molto tranquillo, cerco di riposarmi il più possibile, mi piacciono musica e videogiochi. Che ascolto? Ora ci sono le polemiche tra Kendrick Lamar e Drake, io ascolto entrambi per sapere, ma non mi schiero. Sto lontano, ma per me che amo il rap è bello vedere questa competizione perché porta ad ascoltare canzoni migliori. Poi guardo molto il calcio, è la mia passione. Guardo molte partite, da lì mi diverto un po’. Poi gioco con i miei figli, ma anche a mio figlio grande piace vedere il calcio”.
“Cosa ti ha colpito della città? È molto bella, c’è tanto da vedere. Però devo prendere un giorno insieme ad un compagno per vedere come sono le cose. Sai, siamo tlmente impegnati. Di Lorenzo? Cercherò da lui, ma anche da Mazzocchi, con cui ho un buon rapporto. Ci sono anche le isole, inizierò da Napoli per poi andare lì”.