Lazio-Napoli, le pagelle MN. Difesa da incubo! Neres e Simeone ci provano

Il Napoli viene sconfitto dalla Lazio con il risultato di 3-1 e saluta in anticipo la Coppa Italia. Gli azzurri soffrono maledettamente il dinamismo dei biancocelesti, e vengono costantemente travolti. Di seguito, le pagelle a cura della redazione di MondoNapoli.

Elia Caprile 6,5 – Rimedia ad un pasticcio della difesa parando il calcio di rigore tirato da Zaccagni quando si è ancora sul risultato di 0-0. Non può nulla sui gol di Noslin, nei quali gli errori del reparto arretrato (e non solo) sono ancora più grossolani. 

Alessio Zerbin 5 – Fa moltissima fatica in un ruolo non suo e alla prima da titolare in questa stagione. Non riesce quasi mai a reggere le falcate dei biancocelesti, giocando una partita disastrosa.

Rafa Marin 5 – Da parte sua c’è la volontà di far bene, ma gli mancano la maturità e la lucidità per essere presente dove c’è bisogno. Tra i suoi compagni di reparto, è quello che commette meno errori, questo però soprattutto perché da parte sua c’è stata un minimo di voglia di mettersi in luce.

Juan Jesus 4,5 – È in enorme difficoltà. Viene costantemente messo a dura prova dalla velocità dei laziali, e non riesce a limitarla. Viene saltato con facilità in occasione del 2-1, mentre sul terzo gol prova disperatamente a metterci una pezza quando però è troppo tardi.

Leonardo Spinazzola 4,5 – Prova a farsi notare in fase offensiva, ma non riesce a produrre nulla. Viene bruciato da Noslin in occasione del secondo e mandato al bar sul terzo. Una serata da dimenticare per lui.

Michael Folorunsho 5,5 – È il calciatore che meno sfigura nel suo reparto. Questo nonostante non sempre abbia trovato uno spazio di riferimento nell’incontro. Nel centrocampo a due, e in una partita molto difficile, non riesce a trovare la sua collocazione e risulta in balia dell’incontro.  

Billy Gilmour 5 – Fa fatica a reggere il peso offensivo dei biancocelesti, non riuscendo a fare filtro. Cade nel vortice di una partita molto difficile, che gli rende proibitivi i normali compiti di un vertice basso. 

Cyril Ngonge 5,5 – Gioca una partita di enorme sacrificio, dove è costretto perlopiù a svolgere compiti di ripiegamento. Ha delle possibilità davanti, ma le sfrutta a fasi alterne, risultando prevedibile e non un grosso pericolo per la retroguardia avversaria.

Giacomo Raspadori 4,5 – Una partita si può anche sbagliare, ma quando subentra l’arrendevolezza è un’altra cosa. Disastroso sotto ogni punto di vista. Richiamato a svolgere ruoli da centrocampista box to box, fa fatica a trovare una sua collocazione nel match. Non riesce quasi mai a giocare palloni di qualità. Colpevole sui tre gol della Lazio.

David Neres 6 – Ha pochissimi palloni disponibili, ma riesce a rendersi quasi sempre pericoloso. Le sue finte mandano in difficoltà la retroguardia laziale. È da una sua conclusione di mancino mal respinta da Mandas che il Napoli trova il gol del momentaneo pareggio. Merita più spazio.

Giovanni Simeone 6,5 – Il suo è un gol di fame agonistica. La stessa che ha caratterizzato una partita battagliera e di sacrificio, per la quale merita dei riconoscimenti. Mandas gli nega il gol del 2-2 con una parata da portiere di hockey.  

SOSTITUZIONI

Scott McTominay s.v.

Matteo Politano s.v.

Giovanni Di Lorenzo s.v.

Romelu Lukaku s.v.  

Stanislav Lobotka s.v.  

All. Antonio Conte 4,5 – Magari sarà la Coppa Italia che non interessa, oppure è un messaggio di forte impatto lanciato alla società per dimostrare che non ritiene valide le alternative a sua disposizione. Forse, potrebbe essere una pretattica per poter conoscere in anticipo le caratteristiche della Lazio e così ribaltarle nel match di domenica. Questa partita, però, è stata preparata in maniera molto superficiale. I partenopei non hanno dimostrato di saper reagire alle difficoltà, esclusi David Neres e Giovanni Simeone. Prova a ribaltarla nel finale di gara, quando però è troppo tardi. L’unico aspetto che potrebbe giustificarlo sarebbe non solo un’eventuale vittoria contro i biancocelesti, ma del campionato, salvo imprevisti che potrebbero lasciar dire le classiche frasi di circostanza secondo cui un secondo posto sarebbe accettabile (es. Inter che totalizza più di 90 punti).

Articolo precedenteMediaset – Conte: “Turnover? Era la scelta giusta! Sul match…”
Articolo successivoConte: “Non giochiamo per perdere le partite! Su Raspadori…”