Alessandro Buongiorno, difensore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ad Emanuele Corazzi, direttore di Cronache di Spogliatoio. Si è parlato a proposito di come il calciatore ha conosciuto l’allenatore dei partenopei Antonio Conte, oltre che di alcune curiosità sulla sua posizione tattica e sul suo funzionamento nel sistema di gioco partenopeo. Di seguito, le sue parole.
“Conte? Ci siamo incontrati una sera per caso in un ristorante, e ci siamo parlati per 10-15 minuti. Poi ci siamo sentiti qualche volta ed ho scelto di sì”.
“Tocchi la palla 68 volte a partita, come Di Lorenzo. Solo Rrahmani la tocca di più… Beh, il ruolo del difensore è cambiato. Oggi è da lui che parte l’azione. Con il mister stiamo lavorando tanto anche su questo aspetto, sul fatto di muoverci per ricevere la palla dal portiere, dai compagni”.
“Contro la Roma tocchi il pallone in una zona molto avanzata e non semplice… C’è stata questa nostra costruzione, dove riuscivamo a trovare gli esterni, poi è successo che durante le loro pressioni Conte ci chiedesse di allargarci a fianco a fianco a Meret per riuscire a ricevere palla e cercare di trovare delle linee di passaggio, perché tu allungando la squadra avversaria riesci poi a trovare più linee di passaggio”.
“Lobotka con Conte gioca più in avanti perché tu svolgi quel compito di regista… Sì, io e Rrahmani, come dicevo prima, dobbiamo cercare di fare questo tipo di lavoro qua. Ovviamente più avanti riceve la palla, più possibilità avrà di giocare in avanti e trovare compagni avanzati. Serve molto movimento di tutti i giocatori, i centrocampisti, gli attaccanti. Magari con sponde per permettergli appunto di cercare di ricevere la palla più avanti possibile”.