Ranieri: “La squadra deve tornare a giocare come sa, non voglio rischiare Dybala se ci possono essere ricadute”

Il nuovo tecnico giallorosso Claudio Ranieri ha parlato in conferenza stampa del suo ritorno nella capitale, dei giocatori della Roma infortunati, come Dybala e della condizione mentale della squadra dopo i due esoneri in soli 3 mesi. Queste le sue parole:

Condizioni di Hummels e Dybala?
Dybala l’ho visto oggi per i primi 20 minuti. Lasciatemi parlare sia con lui e con il fisioterapista. Non so quanti allenamenti deve fare prima di stare bene. Hummels si è già allenato qualche giorno fa con me. Mi lascia sereno di poter decidere come voglio”.

Che squadra si aspetta domenica?
Il Napoli di Conte è in auge e sta facendo molto bene. Sarà una partita bella e difficile. Per noi e per loro”.

Pensa che la squadra abbia la mentalità e le qualità per vincere?
“Mi è difficile dire se questa squadra abbia mentalità o no. Io credo che quando perdi entri in una spirale negativa. I ragazzi devono avere fiducia in loro stessi e nei compagni. Fare dei risultati di fila, perché la qualità c’è e la squadra è buona. Vanno supportati da me e da tutti quelli che sono dietro. I tifosi sono la prima cosa. L’anima della squadra. L’allenatore può essere bravo o meno. Noi dobbiamo tirarceli dietro con ottime prestazioni. Il calcio è semplice“.

Pensa che sia un problema mentale quello di Dybala?
Sicuramente bisogna aiutare il ragazzo. Se tutto evidenzia che non c’è niente bisogna capire perchè troviamo questo dolore. Io ci ho parlato in questi giorni ed è propositivo. Io sono uno di quelli che non vuole rischiare di perdere un giocatore. Abbiamo tre partite in sequenza, voglio capire quello che mi può dare“.

La sua figura da ‘Harry Potter’ le piace? Le mette pressione?
Io ringrazio i tifosi della fiducia e per le tante manifestazioni di affetto. Li ringrazio di tutto questo. La pressione l’ho sempre avuta, altrimenti non avrei scelto di tornare. La squadra ha bisogno di tutti. Deve tornare a fare quello che deve fare, ovvero vincere. Non serve un mago“.

Dovbyk e Pellegrini. Come stanno? Che tipo di centravanti può essere l’ucraino?
Dovbyk sta bene. Pellegrini e i fischi? Lui deve saper come reagire. È un ragazzo un po’ introverso per essere romano. Soffre dentro ma deve saper reagire alle avversità. Sono sicuro che reagirà”.

Come ha trovato lo spogliatoio?
Se Juric l’ha trovato triste immaginate come l’ho trovata io. Proprio per questo ho parlato con i giocatori del bambino che c’è dentro di loro. Io gli ho ricordato come eravamo tutti. Voglio che loro tirino fuori il sogno che avevano da bambini. Ci pagano per questo. Il nostro è un mestiere bellissimo. Sono caduti in basso, ma solo chi cade può rialzarsi”.

Ci ha promesso Angelino non più difensore centrale. Invece, Cristante tra i 3 dietro? 
“Cristante tra i tre? Sì può fare, ci può giocare. Ma se c’è Hummels perchè deve giocarci Cristante? Tante volte l’allenatore fa delle mosse che sembrano strane ma lui sta tutti i giorni con i giocatori quindi sa. E non è che io dico una cosa e poi mi smentisco per un motivo x. Io seguo la squadra e so chi può darmi cosa. Voi credete che ci siano ancora i moduli fissi? 433 o 343 e via dicendo? Ormai tutte le squadre cambiano in corsa“.

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