Durante l’appuntamento odierno con Maracanà sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto Maurizio Compagnoni. Queste le sue parole:
Che Lazio hai visto dopo averla raccontata con la Dinamo Kiev? “Era un’atmosfera surreale, la Dinamo ha fatto un viaggio allucinante, ma in queste condizioni aveva fatto comunque molto bene nei preliminari di Champions. Era reduce da risultati importanti, la Lazio ha vinto con grande facilità e con individualità notevoli. Dia lo conosco dai tempi del Reims, è un giocatore molto forte, lo scorso anno ha litigato a Salerno e la Salernitana è retrocessa. Non conoscevo Dele-Bashiru, avevo sentito pareri contrastanti, ma ha fisicità e qualità e seppur vada visto in un contesto ancor più competitivo può diventare un giocatore importante”.
Questa Lazio può diventare la rivelazione del campionato? “Può essere una squadra divertente che crea tanto e subisca anche tanto, la sensazione è che possa essere una delle squadre più divertenti da vedere. Giocare col doppio centravanti è impegnativo, bisogna trovare gli equilibri giusti, è un progetto intrigante ma serve tempo. È importante segnare, ma lo è altrettanto se non ancora di più non subirli”.
Vanoli e Baroni hanno prodotto già un effetto nelle loro squadre? “Che Vanoli fosse bravo lo avevamo capito a Venezia, ma che potesse stare subito lì in classifica con due cessioni come Buongiorno e Bellanova è sorprendente. La squadra non è più forte di quella di Juric, anzi”.
Nella corsa Scudetto chi vedi favorita? “Lì ho le idee chiare e tutto ruota intorno a Lukaku. Se Lukaku torna quello che Conte ha avuto all’Inter il Napoli è la favorita per lo Scudetto. Se Lukaku è quello che è stato negli ultimi anni allora si può piazzare, hanno investito 150 milioni quindi tra le prime quattro devono entrare. Se non torna quel Lukaku l’Inter resta favorita, che però creda sia più proiettata sulla Champions quest’anno. Hanno aggiunto pedine importanti come Taremi e Zielinski, per me resta la favorita. Sono intrigato dal Milan, aspetto una crescita da Fofana e se Loftus-Cheek riuscirà a dimostrare quelle che sono le sue potenzialità il Milan può lottare per lo Scudetto. Il Milan dipende da Leao, non ha nelle corde la possibilità di sorreggere il 4-2-4 del derby. Deve poi migliorare nell’atteggiamento, sul gol del derby lui discute con Fonseca, tutti esultano e lui se ne va dall’altra parte. Io ho quasi la sensazione che Leao stia regredendo”.
Come vedi invece la nuova Juventus di Thiago Motta? “La Juventus ha speso 198 milioni. Anzi, cambio la frase dicendo che hanno preso Koopmeiners, Nico Gonzalez, Douglas Luiz, Kephren Thuram e Conceicao, ha preso tutti giocatori forti. Poi ci sono alcune cose che non mi convincono, io credo che Koopmeiners sia il più forte dei giocatori acquistati, ma è stato preso per giocare dove? Perché gioca sulla fascia con il Napoli? Thiago Motta lo deve mettere in condizione di prendersi questa leadership, se lo metti largo a sinistra è difficile prendere in mano la squadra. A me piace tantissimo McTominay, è forte e in Italia con quella struttura fisica ti imponi, ma credo che Koopmeiners sia un gradino superiore”.
Cosa hai pensato mentre commentavi Juve-Napoli al cambio Vlahovic-Weah? “Ho fatto la battuta durante la partita e mi sono chiesto se Thiago Motta pensava di avere il padre in panchina. Pensavo mettesse Weah esterno e Gonzalez punta, invece ci ha giocato Weah. È meglio Vlahovic al 50% piuttosto che Weah da centravanti. In 1500 telecronache di cambi assurdi ne ho visti, anche molto più sorprendenti di questo. Durante la partita però mi sono chiesto il perché di Weah centravanti e non l’ho capito. Non è colpa sua, è stato mandato al massacro”.
Cosa pensi della nuova Roma di Juric? “La partenza è stata ottima, però ci sono degli equivoci da risolvere a cominciare dalla formazione titolare. Juric difende a tre e lo abbiamo visto, sono curioso di sapere quando tornerà Hummels in condizione chi rimarrà fuori tra Mancini, N’Dicka, Hummels ed Hermoso. La coppia Cristante-Koné per come gioca Juric è perfetta, ma c’è l’equivoco Dybala-Soulé. Per me non possono giocare insieme, Pellegrini vicino a Dybala può essere una soluzione. Devo poi dire che Dovbyk sta crescendo tanto, non ero scettico per le prime partita ma per l’Europeo dove lo avevo visto molto legnoso. Invece sta crescendo bene, poi però c’è da dire che 24 gol non si fanno mai per caso. Mi piace la sua capacità di fare sponda per i compagni”.