Claudio Anellucci è stato intervistato al programma radiofonico 1 Football Club su 1 Station Radio. L’agente Fifa ha rilasciato alcune dichiarazioni sul calciomercato della Serie A, in particolare del Napoli.
La Roma potrebbe avere il problema delle liste e, per questo, potrebbe decidere di puntare su Politano. Quale sarebbe lo scenario in tal caso?
“Credo che la dirigenza della Roma stia tenendo una linea consona a quelli che sono i loro numeri e i loro conti. Ricordiamo che è una società con debiti importanti. Una società che prima era tenuta da Unicredit, ma oggi i debiti sono gestiti da Goldman Sachs. Sono stati bravi a fare degli acquisti a zero, puntando sugli ingaggi. Leggo da più parti di Chiesa a Roma, ma non saprei gli organi di controllo come si comporterebbero. Ci sono dei paletti importanti”.
Qual è il destino di Greenwood?
“Potrei rispondere in tanti modi a questa domanda, ma preferisco dire: ‘lasciate che questo calciatore giochi al calcio’. Non so quale sarà la sua destinazione, ma è un grande talento, uno dei pochi che mi emoziona ancora quando lo vedo giocare”.
Il Napoli, ad oggi, è impegnato a trovare delle soluzioni per cedere giocatori e fare spazio prima di poter acquistare. Come si gestisce questa fase di stallo?
“E’ una fase delicata, dove i giocatori cominciano a radunarsi e gli allenatori spingono per avere i nuovi acquisti. Tutti i presidenti vorrebbero risparmiare sulle percentuali, sulle commissioni. Aspetti che, quando sei seduto a tavoli importanti, portano via parecchio tempo, specialmente in trattative con presidenti tosti come Lotito e De Laurentiis. Ci sono delle condizioni bancarie che vanno rispettate, con i relativi tempi che si dilatano. Dunque, ci sono dei tempi da rispettare. Per riuscire a prendere il sostituto di un calciatore possono volerci anche mesi. Dunque, le tempistiche partono anche da gennaio”.
Quale sarà il futuro di Lindstrom?
“Credo che andrà a giocare. L’acquisto di Lindstrom è stato importante e non si può disperdere l’investimento”.
Raspadori è un calciatore da Conte?
“Non saprei. Conte vorrà conoscere i giocatori, vedere come si comporteranno. Dopo i quindici o venti giorni canonici di ritiro, saprà esprimere un giudizio. Tuttavia, credo che Raspadori sia un calciatore un po’ ibrido. Mi è piaciuto come lo ha gestito Spalletti, nell’anno del tricolore. Molto meno in Nazionale”.
Si sono fatti passi in avanti per portare Simeone alla Lazio?
“Conosco la famiglia, il papà e il fratello, che ho portato al Frosinone. Sono dei ragazzi eccezionali. Come giocatore mi piace tantissimo. Non so se potrà essere una pedina della Lazio, ma me lo auguro. Può fare la differenza”.
La convince l’operazione Morata?
“Assolutamente sì. È un giocatore molto sottovalutato che, però, mi piace tanto. Camarda? Voglio vederlo tra i grandi. Tante volte è facile dire ‘è un fenomeno’. Camarda ha il profilo del buon giocatore, ma deve avere spazio”.