Alberto Bigon, ex allenatore del Napoli con cui ha conquistato il secondo scudetto, ha parlato ai microfoni di Sky: “In questo scudetto c’è qualcosa di diverso rispetto ai nostri tempi: il nostro non era ancora deciso, tutto era concentrato in poche ore e c’erano ali di folle che buttava, però, ancora il sale in quanto non era ancora fatta. De Laurentiis? Ha intuito tanti anni fa la potenzialità di Napoli e ha portato la squadra dove è arrivata adesso. Mio scudetto? Contro la Lazio si giocava la partita determinante. Pressione? Isolarla è compito di un allenatore ma va data comunque la carica senza esagerazione. Conoscere bene i ragazzi e trattarli singolarmente, è importante. Il Napoli di oggi ha messo insieme un gruppo di giovani, anche talenti, che era impensabile, con tanta fame e voglia di arrivare. Senza nulla togliere a Mertens e Insigne oltre a Koulibaly e gli altri. In questo Napoli solo Osimhen è fuori categoria, Spalletti ha gestito un gruppo importante: Simeone e Raspadori entrano e fanno gol in 10 minuti, questo vuol dire tanto. Maradona? Signorini era l’unica possibile ancora di salvezza per Diego. Non so quanto sia bastato l’operato di Fernando ma era di sicuro affidamento. Spalletti? Bravo! “.