Di Lorenzo: “Voglio riportare all’Italia la spensieratezza di Napoli. Su Spalletti e Mancini…”

Giovanni Di Lorenzo, pochi minuti fa ha parlato in conferenza da Coverciano, toccando tanti temi interessanti. Ecco le sue parole:

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“Si è presentato bene, avremo altri giorni per conoscerci meglio perché è la prima volta. Ma al di là delle qualità tecniche si vede che è un ragazzo perbene e noi l’abbiamo subito messo a suo agio”.

Italia più debole rispetto alle ultime che hanno affrontato l’Inghilterra?

“Non penso. Il gruppo è un po’ cambiato, ma abbiamo giocatori di grande qualità, con una mentalità importante. Affronteremo l’Inghilterra al meglio delle nostre possibilità, sapendo che davanti abbiamo una grande nazionale”.

Una qualità del Napoli che trasmetteresti all’Italia

“Si vede da fuori, parlando del Napoli, che oltre al gioco che esprimiamo ci divertiamo in campo. Era così anche con la Nazionale dell’Europeo, poi qualche risultato ha portato a perdere questa spensieratezza. Dobbiamo ritrovare questo, giocare insieme e con entusiasmo. Voglio portare un po’ del Napoli in questa Nazionale”.

Quanto sei cambiato in questi anni? Cosa atmosfera ci sarà al Maradona?

“Sicuramente sono cresciuto tanto in questi anni, ci sono stati vari momenti che mi hanno aiutato a crescere. Giocare in una grande squadra come il Napoli aiuta, ti confronti con giocatori forti e contro avversari forti. Mi sento migliorato in tanti aspetti. Sulla spinta del Maradona dico che so cosa può dare quella gente, spero ci sia una atmosfera bella anche contro l’Inghilterra perché ci può spingere a ottenere un risultato importante”.

Differenze e punti in comune tra Spalletti e Mancini

“Mister Mancini mi ha dato la possibilità di esordire in Nazionale, è il sogno di chiunque inizi a giocare a calcio. Come Spalletti non sta tanto a guardare il nome ma gioca chi merita, questa è una cosa che li accomuna. Spalletti mi ha dato davvero tanto, oltre alla fascia di capitano mi ha migliorato come giocatore e anche di mister Mancini posso dire le stesse cose. Differenze? Non vedo grosse differenze, poi il lavoro quotidiano è diverso da quello che facciamo qui”.

Cosa manca a questa squadra rispetto a quella ammirata all’Europeo?

“Non penso manchi quello spirito, ora siamo ripartiti. Dobbiamo tornare a divertirci, quando si sta bene in un posto si gioca meglio. L’Inghilterra è una grande squadra, ha grandissimi giocatori, l’ultima a San Siro abbiamo vinto e fatto una grande partita, dobbiamo dare tutti il massimo”.

E’ una tua ambizione diventare capitano dell’Italia? Perchè non ci sono giocatori come Kvara in Serie A?

“Ci sono gerarchie ben precise e non ci penso, c’è chi è qui da più tempo di me ed è giusto che sia così. In Italia ci sono giocatori forti che stanno venendo fuori, se vediamo il campionato italiano ci sono pochi giocatori italiani, è vero, ma ci sono giocatori di grande qualità. Tutto sta nel farli crescere e fargli fare il percorso migliore possibile”.

Hai chiamato tua figlia azzurra. Che emozione sarà per te giocare al Maradona con la maglia della Nazionale?

“Sarà una serata speciale, abbiamo scelto questo nome perché ci piaceva e quello era il nostro colore dominante. Lei ci sarà, giocare con l’Italia al Maradona sarà sicuramente speciale”.

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