“Kvicha, chiamata stella”. Kvara protagonista di un libro. L’autore: “Lui una speranza”

Kvaratskhelia Napoli Juventus

Khvicha Kvaratskhelia è l’uomo del momento: l’ala georgiana che sta stupendo l’Europa ha superato quota due milioni di followers su Instagram in pochi mesi e il suo Paese non potrebbe essere più felice di ciò che sta dimostrando in Europa. Proprio dalla Georgia arriva l’ultima manifestazione d’affetto per il classe 2001. infatti, lo scrittore Giorgi Kekelidze ha scritto un libro sulla vita del giovane attaccante, che sarà tradotto in italiano e pubblicato prossimamente. L’autore ha rilasciato un’intervista ai microfoni di NapoliToday.

Ecco quanto evidenziato da MondoNapoli:

“Come è nata l’idea? Non appena ho conosciuto Khvicha. Ho pensato molto a quanto sarebbe stato corretto scrivere di un ragazzo di 22 anni e alla fine ho deciso. E’ un ottimo modo per dire grazie a questo meraviglioso ragazzo da un lato, e dall’altro è un ottimo modo per far conoscere meglio il nostro Paese agli italiani. Nel libro parlerò della Georgia e della sua meravigliosa regione Samegrelo.

Parallelamente ci sarà una storia sulla famiglia di Khvicha, su suo padre che era un bravissimo calciatore, sull’infanzia di Khvicha e altro ancora. E’ un ragazzo incredibilmente umile fuori dal campo, incredibilmente orgoglioso e sicuro di sé anche fuori dal campo. Queste due qualità lo rendono una persona meravigliosa e un ottimo atleta.. Per il popolo georgiano rappresenta una speranza nel campo calcistico e non solo. Sono passati 30 anni da quando il nostro Paese è stato liberato dalla pressione dell’Unione Sovietica e abbiamo bisogno di sicurezza, successo e fiducia per il nostro paese. Per queste motivazioni, Khvicha è una delle figure più importanti.

Napoli? Una città fantastica, magica. Sono stato qui per due volte e mi sono già innamorato delle sue belle strade e della gente calorosa. Le nostre culture hanno molto in comune, incluso il passato antico, il cristianesimo. Dante e Rustaveli esprimono lo spirito di una grande epoca. Ora, nella realtà moderna, il calcio può trasformare tutte queste potenziali somiglianze in legami stretti”.

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