La stagione 2022-2023 si avvia verso le fasi decisive e il Napoli è sempre più lanciato verso la conquista del terzo scudetto della propria storia. I partenopei si godono un vantaggio in doppia cifra sulle inseguitrici e, soprattutto, al momento non sembrano avere punti deboli: la squadra di Spalletti continua a volare sulle ali dell’entusiasmo e la sensazione è che di questo passo il discorso titolo sarà ipotecato prima del previsto.

Il Napoli continua a vincere e convincere
È dall’inizio di questa stagione che il Napoli è una delle squadre più entusiasmanti d’Europa, capace di imporsi con personalità sia in campionato che in Champions League contro ogni avversario. Che questa potesse essere una stagione speciale per gli azzurri lo si era capito dalle prime gare, ma che a questo punto del campionato il Napoli potesse essere al 1° posto in classifica con un vantaggio di più di dieci punti sulla seconda non avrebbe potuto immaginarlo neanche il tifoso più ottimista. E invece Luciano Spalletti ha messo in piedi una macchina pressoché perfetta, capace di dare lezioni di calcio in giro per l’Italia e per l’Europa e di imporre il proprio gioco sia nelle gare di cartello che nelle partite contro avversari meno blasonati. Non è un caso, pertanto, che secondo le quote delle scommesse sportive il Napoli sia l’assoluto favorito per la vittoria di uno storico scudetto che manca dalla città da più di 30 anni, da quando a indossare la maglia numero 10 azzurra c’era un certo Diego Armando Maradona.

Di chi sono i meriti di questi risultati?
Il merito dei successi del Napoli di questa stagione sono imputabili solo a Luciano Spalletti o anche il direttore sportivo Bigon e il presidente De Laurentiis hanno la propria dose di responsabilità? Rispondere a questa domanda non è semplice e la sensazione diffusa è che a Napoli si sia venuta a creare la giusta sinergia tra squadra, allenatore e società che sta consentendo ai partenopei di volare sulle ali dell’entusiasmo. A Spalletti va riconosciuto il merito di aver messo in piedi una squadra organizzata, capace di giocare un gran calcio e di produrre una quantità incredibile di occasioni da goal senza tralasciare la fase difensiva. A De Laurentiis e Bigon, invece, va riconosciuto il merito di aver saputo individuare e acquistare dei calciatori in grado non solo di sostituire i partenti Koulibaly, Mertens e Insigne, ma addirittura di far compiere agli azzurri il definitivo salto di qualità. Oggi grazie a giocatori come Kim, Osimhen e Kvaratskhelia, il Napoli non ha nulla da invidiare agli altri top club europei e si presenta a questo finale di stagione con l’obiettivo di arrivare il più in fondo possibile sia in Serie A che in Champions League. Da qui al termine del campionato il Napoli dovrà essere bravo a gestire la pressione derivante dall’avere un vantaggio significativo in campionato e dovrà continuare a affrontare ogni partita come fosse un finale. Solo così potrà spezzarsi una maledizione che dura da tre decenni e lo scudetto potrà finalmente tornare all’ombra del Vesuvio.