Emanuele Calaiò, ex attaccante del Napoli, ha parlato ai microfoni di tuttomercatoweb.com per dire la sua sulla Nazionale italiana. Di seguito riportiamo un estratto della sua lunga intervista:
“Il calcio è cambiato rispetto a quando giocavo io, il livello tecnico si è abbassato parecchio ed adesso bisogna avere anche importanti caratteristiche fisiche per giocare, penalizzando lo spettacolo. Quando giocavo io a Siena c’era l’Inter del Triplete, il Milan di Kaká e Ronaldinho, erano altri tempi, dove chi giocava a Milano, a Roma, a Torino contro la Juve perdeva 3 o 4 a 0. Ora la Serie A è un torneo equilibrato ed è facile che ci possano essere sorprese con una piccola che batte una Big in casa sua e non solo… questo fa capire che il livello si è un po’ abbassato.
Nazionale? Ci sono arrivato a 28 anni, ci stavo gia andando qualche anno prima ma poi mi sono rotto il perone, è stato difficile perché ho dovuto fare molti sacrifici, adesso basta poco… Anche se dovrebbero esserci più giovani in campo, ma non i vari Barella, Verratti o Meret a 24-25 anni, parlo di giovani come Gavi e Pedri, che giocano a 17 anni nel Barcellona o a 16 anni nel Bayern Monaco. Ci vogliono più giovani come Pafundi, perché se l’Italia non è arrivata al Mondiale una domanda bisogna farsela…
Mazzocchi? Sul campo ha dimostrato di meritare la Nazionale, ha grande gamba, voglia e suda la maglia. A Parma mi raccontava dei suoi inizi nelle scuole calcio, che andava a portare la spesa nei condomini del palazzo. Si è guadagnato tutto con il sacrificio, è un grande professionista, sono sicuro che il prossimo anno sarà in una Big come Napoli, Milan, Juventus o Inter”.