Stiamo vedendo il Napoli più forte dell’era De Laurentiis?

La stagione 2022-2023 si accinge a entrare nel vivo, il campionato si avvia a lunghe falcate verso la lunga sosta imposta dal Mondiale di Calcio di Qatar 2022 che quest’anno verrà disputato tra novembre e dicembre e in casa Napoli, dopo anni difficili, è tornato l’entusiasmo. Il merito è della squadra di Luciano Spalletti che, reduce dalla miglior striscia di vittorie consecutive in tutte le competizioni della propria storia, sta incantando sia in campionato che in Champions League e sta lasciando intendere di avere a propria disposizione tutte le qualità per arrivare fino in fondo in tutte le competizioni.

Il Napoli sta volando sulle ali dell’entusiasmo

Sono ormai mesi che il Napoli è una delle squadre più entusiasmanti del calcio europeo, con i partenopei che stanno proponendo un gioco spettacolare che riesce ad abbinare una grande propensione all’attacco e una straordinaria attenzione difensiva. Eppure solo qualche mese fa i tifosi napoletani avevano aspramente criticato la scelta della società di privarsi di giocatori del calibro di Koulibaly, Insigne e Mertens: protagonisti dell’ultimo ciclo del Napoli che hanno scritto delle bellissime pagine di storia del club. Spalletti, però, con la sua solita lucida follia è riuscito a mettere in piedi un gruppo che è formato dal giusto mix di calciatori esperti e di giovani dal futuro roseo e oggi il Napoli sembra una macchina perfetta senza punti deboli, trascinata dalle straordinarie prestazioni individuali di Kim, Lobotka e di Kvaratskhelia. Soprattutto il georgiano lascia intendere di essere uno dei futuri dominatori del calcio mondiale, capace di abbinare come pochissimi altri calciatori fisicità, tecnica individuale e dribbling. È anche e principalmente merito suo se oggi il Napoli guida la classifica della Serie A in solitaria e se i partenopei sono a capo del proprio girone di Champions League a punteggio pieno. I campani continuano a incantare in ogni uscita in campo internazionale e ormai sono considerati tra i favoriti delle scommesse sulla champions league per la vittoria della Coppa dalle Grandi Orecchie in compagnia di colossi del calcio mondiale come il Bayern Monaco, il Real Madrid, il Paris Saint-Germain e il Manchester City. Probabilmente proprio la Champions League sta permettendo agli addetti ai lavori di comprendere appieno la reale forza di questo Napoli, con la squadra di Luciano Spalletti che viaggia a punteggio pieno con tre reti realizzate mediamente a partita e soli quattro goal subiti.

Da dove nasce questo Napoli?

Ma di chi è il merito dei recenti successi del Napoli? Di chi l’idea di ringiovanire la rosa e puntare su tanti giovani di qualità? Come dichiarato dallo stesso Luciano Spalletti questa estate, il progetto di questo Napoli parte da lontano, ovvero da quando De Laurentiis ha deciso di chiamare in panchina il tecnico di Certaldo per affidargli la ricostruzione della squadra dopo la gestione Gattuso. Come confessato dal tecnico toscano in più di un’occasione, i buoni risultati ottenuti l’anno passato hanno permesso ai giocatori chiave di riacquisire l’appeal perduto e ha permesso alla società di monetizzare le cessioni di Koulibaly e Fabian Ruiz. Quei soldi sono stati prontamente reinvestiti dalla società che grazie al solito, straordinario, lavoro del direttore sportivo Giuntoli si è assicurata le prestazioni di Kim e di Kvaratskhelia su tutti che in questo avvio di stagione stanno recitando il ruolo di assoluti protagonisti in compagnia del nuovo arrivato Raspadori. Grazie all’intelaiatura del gruppo che ormai da diversi anni gioca all’ombra del Vesuvio e del supporto fornito dai nuovi arrivati, questo Napoli di Luciano Spalletti si candida a diventare il Napoli più forte dell’era De Laurentiis, addirittura più forte del Napoli di Sarri che per anni ha incantato in Italia e in Europa. Quella squadra, però, complice anche lo strapotere della Juventus, non riuscì a riportare a casa uno scudetto che manca da 32 anni e i tifosi azzurri sperano che questa possa essere la volta buona per interrompere un digiuno che dura da troppo, troppo tempo.

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