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Napoli, la forza della panchina lunga

Un rullo compressore che si chiama Napoli; una macchina da gol che diventa intercambiabile quando c’è da far rifiatare ai compagni. Questa sera in panchina c’erano giocatori del calibro di Kvaratskhelia, Osimhen e Lozano. Nonostante ciò, la formazione offensiva offerta da Spalletti ha fatto comunque la differenza, con un’inedita coppia costituita da Raspadori e Simeone, quest’ultimo tornato finalmente in campo dopo tre partite totalmente in panchina.

Se non gioca però non si dispera, sa che questo è un Napoli che ha bisogno di equilibri soprattutto mentali, basterebbe poco per inceppare una giostra così perfettamente stabile. Quando è in campo fa sempre la differenza, segna e aiuta i compagni nell’intero reparto: per lui, dopo i gol contro il Liverpool e l’Ajax, è arrivata una una doppietta speciale, la prima in Champions League.

Il mister di Certaldo ha puntato sul turnover come soluzione dopo il passaggio del turno assicurato ed un primo posto che non sembrava comunque impossibile da conquistare. Ha avuto ragione anche questa volta, con il plus di una buona fetta dei “senatori” riposati per una gara importante come quella in casa contro il Sassuolo.

Insomma, una squadra in continua crescita che migliora partita dopo partita. Guai a fermarli.

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