Il giornalista Paolo Esposito ha parlato di alcuni temi riguardanti il Napoli a Radio Amore Campania durante il programma I Tirapietre.
Ecco le sue parole: “Rigore dato e poi tolto al Napoli? Si cerca troppo il pelo nell’uovo, oggi arbitra il VAR non il direttore di gara in campo. Ci poteva stare quel penalty, non sarebbe stato uno scandalo: Rui Patricio non aveva entrambe le mani sul pallone. Mourinho lo conosciamo, deve fare sempre le sceneggiate che un tempo faceva Mario Abbate al teatro Splendore di Napoli. Lui è così, come i bambini, sì comporta in questo modo perché deve giustificare la sconfitta ai suoi tifosi, alla squadra e via discorrendo. E poi non sa perdere, negli ultimi anni ha fallito ovunque, Tottenham compreso. E’ in declino, non ha idee nuove e pratica un calcio superato. Gli resta solo il personaggio che si è creato. Quando vinceva aveva una marea di fuoriclasse, poi finita la sua epoca e la sua fortuna, è diventato un allenatore come tanti altri”.
“Kvaratskhelia? Sento cose assurde, soprattutto la stampa del nord parla di nuove clausole da 200 milioni e altre boutade simili. Non è affatto vero. De Laurentiis è blindato da un contratto di 5 anni ed è meritocratico. A fine anno, di sua spontanea volontà, presenza di presupposti importanti, sarà il primo a ritoccare l’ingaggio come è giusto che sia. E non solo a lui. Rangers? E’ la squadra più scarsa del girone, si può battere anche facendo tante rotazioni, non parlerei più di turnover perché il Napoli ha due squadre. Poi va calcolato che sabato si gioca alle 15 contro il Sassuolo e farà caldo dunque serve tenere tutti i calciatori della rosa ben rodati e pronti per ogni evenienza”.