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Sfatata la maledizione del Dini

Il Napoli ha sfatato un tabù che fino ad un quarto d’ora dalla fine della partita sembrava non volersi proprio sfatare. Gli azzurri nelle sei gare precedenti giocate contro la Cremonese allo stadio Giovanni Zini non avevano mai vinto: 4 pareggi e 2 sconfitte. L’ultima partita quasi ventisette anni fa, finita uno pari con le reti di Buso e Tentoni che spense i sogni degli uomini di Boskov. Dopo il 6 a 1 giocato in scioltezza contro l’Ajax si è visto un match dal sapore totalmente differente. Il Napoli brillante di Amsterdam ha lasciato il posto ad una squadra che ha subìto la fisicità dei padroni di casa e probabilmente una migliore condizione di questi ultimi che hanno, ovviamente, meno impegni settimanali.

Nonostante tutto sono stati fatti quattro gol: segno di maturità, forza, pazienza. Al gol di Politano su rigore ha risposto nel secondo tempo Dessers che ha siglato la sua prima rete in serie A. È bastato un cambio, un cambio di lusso fra l’altro, quello di Giovanni Simeone che da grande centravanti ha spizzato di testa la palla in porta regalando un sorpasso pesantisimo agli azzurri, al primo posto in classifica in solitaria. La fortuna di avere una panchina così importante ha permesso finalmente ai partenopei di poter portare a casa partite del genere, in quanto le piccole sono sempre state le bestie nere che hanno inciso sugli obiettivi-sogno: i subentrati Lozano e Olivera, infatti, hanno chiuso il cerchio dei marcatori. Una gara che sembrava quasi maledetta, con un finale tutt’altro che tranquillo. Non è stata sicuramente la miglior gara per qualità e quantità del Napoli, ma sono proprio le partite sporche che riescono a dare maggior soddisfazione.

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