L’edizione odierna di TMW ha fatto il punto sul momento del Napoli alla prima sosta del campionato. Secondo il quotidiano c’è praticamente tutto, in questo inizio di stagione del Napoli di Luciano Spalletti. Vi è la capacità di andare oltre agli addii di Koulibaly, Fabian, Mertens, Insigne. Di superare il taglio al monte ingaggi, le cessioni, gli addii dolorosi. L’abilità nel sopportare una rivoluzione pesante in attacco, in difesa, a centrocampo. Il saper integrare subito i nuovi. Il reggere il doppio fronte, Europa e Italia. Non si è capolista per caso. Al netto di un cognome complicato da scrivere e pronunciare, la semplicità con cui gioca a calcio, inventa e conclude con forza, violenza e potenza, è straordinaria. Kvarastkhelia, già Kvaradona per i più ottimisti dei tifosi, è kl’idolo della Curva: un talento non comune, che Giuntoli e Micheli sono stati abili a prendere dalla Dinamo Batumi e Spalletti poi a lanciare subito tra i titolari. Un’ altra nota positiva è Alex Meret. Come un acquisto. Ora il rinnovo di contratto, disegnato e meritato per l’estremo difensore friulano. Che doveva fare il secondo di Navas o di Kepa, dopo averlo fatto con Ospina. Ha resistito, non ha demorso, è rimasto in azzurro e alla fine ha avuto ragione lui. La gara contro il Milan suggella di fatto la sua titolarità indiscussa al Napoli.