Maurizio Sarri, ex allenatore del Napoli, in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, ha parlato del suo rapporto con il presidente e del suo Napoli.
Sul rapporto con De Laurentiis, l’allenatore non ha voluto dilungarsi: “Una forma di affetto e gratitudine, mi ha concesso l’opportunità di misurarmi con il grande calcio, poi certo lavorarci insieme non è semplice”.
Su Mertens invece si è espresso ricordando come gli cambiò ruolo: “Avevamo tre esterni d’attacco per due posti, Insigne e Callejon erano imprescindibili, così Mertens trovava poco spazio. A Bergamo, in dieci contro undici, tolsi Higuaìn e misi Dries centrale. Venti minuti mostruosi, prese due rigori, insomma li fece impazzire. L’anno dopo, quando persi Milik, decisi di riproporlo in quella posizione”.
Infine, sul suo Napoli si è espresso così: “Il Napoli dell’ultimo anno, giocava il calcio che avevo in mente, un calcio di coinvolgimento totale”.