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Il mistero di Diego Demme, da caposaldo ad alternativa

Fonte foto: SSC Napoli

Cos’è successo a Diego Demme? Il tedesco in questa annata ha perso tutta la brillantezza che l’ha contraddistinto nella la sua prima stagione e mezzo a Napoli. Nel gennaio del 2020, i tifosi celebrano il suo acquisto per 12 milioni come una grande mossa di mercato. Difatti Diego, così chiamato in onore di Maradona, era uno dei punti fermi del Lipsia, la squadra che stava comandando la Bundesliga. Demme intraprende quindi la sua prima avventura estera dopo le sue militanze ad Arminia Bielefeld, Paderborn e appunto Lipsia. Il centrocampista arriva con l’obiettivo di non far rimpiangere l’addio di Jorginho, il quale fino a quel momento non era mai stato rimpiazzato a dovere.

Mette subito in vetrina le sue qualità e Gattuso non esita ad affidargli le chiavi del suo centrocampo, tanto da fargli collezionare 22 presenze nella sua prima mezza stagione (guarnita con il trionfo in Coppa Italia). Il feeling tra i due si rafforza ulteriormente nella stagione 20/21, quando si ha la definitiva incoronazione del tedesco. Oltre a portare sostanza, fisicità e geometrie, Demme migliora anche in quello che è sempre stato il suo tallone d’Achille: il gol. Infatti, mentre con la maglia del Lipsia aveva segnato appena 2 gol in 214 presenze, con la casacca azzurra ne mette a referto 3 in 35 partite giocate (4 in 57 partite se calcoliamo anche la stagione precedente). Nel 4-2-3-1 del tecnico calabrese, il giocatore classe 1991 si trova a suo agio nella posizione di schermo difensivo e collabora molto bene con i suoi colleghi di reparto Fabián e Zielinski.

La svolta arriva nella stagione successiva. L’annata comincia con il piede sbagliato e Demme salta le prime 6 partite per un infortunio al ginocchio. Il fattore che maggiormente sembra averlo stabilizzato è il cambio di guida tecnica: il suo amato Gattuso aveva ceduto il passo a Luciano Spalletti. Nonostante l’aspetto tattico della squadra non cambi, Diego perde la sua leadership diventando un’alternativa a Lobotka, colui che ha sempre ricoperto il ruolo di vice del tedesco. Demme chiude la stagione 21/22 con 25 presenze e 1 gol segnato nell’ultima di campionato contro lo Spezia. Il motivo di questo calo di prestazione è dovuto solo alla mancanza di fiducia nei suoi confronti o c’è altro?

Ora per lui suonano le sirene del calciomercato, che vedono nei suoi confronti un interesse del suo ex-allenatore Rino Gattuso, neo tecnico del Valencia.

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