Quando il nemico potresti avercelo in casa…

Napoli's Lorenzo Insigne celebrates with teammates, Napoli's Eljif Elmas and Napoli's Victor Osimhen after scoring, during the Italian Serie A soccer match between Lazio and Napoli at the Olimpico stadium in Rome, Italy, 27 February 2022. ANSA/FABIO FRUSTACI

Il minuto 94 (oggi basterebbe dire anche solo questo) della gara tra Lazio e Napoli potrebbe segnare il punto di svolta di una stagione che, per molti, eccessivamente mi sento di aggiungere, sembrava una stagione quasi fallimentare (perchè eravamo stati eliminati dal Barcellona in Europa League e questo la dice lunga su quello che sto per dire).

E’ un minuto che forse diventerà un momento indimenticabile di questa stagione o forse diventerà IL momento indimenticabile di questa stagione. Come si suol dire: “Ai posteri l’ardua sentenza” non è adesso che dobbiamo pensarci.

Però nella bellezza iperuranica di questa notte romana è nato un problema. In realtà, non è nato, è riemerso un problema quello dei “nemici in casa”.

E’ riemerso, dicevo, perchè anche sotto la gestione precedente (seppur c’era sicuramente da dire qualcosa in più) l’ex tecnico Gattuso aveva sollevato questa problematica. L’allenatore calabrese parlava di “detrattori in casa nostra” e tra un veleno e l’altro si lamentò di questa atmosfera che gironzolava assiduamente intorno al Napoli.

Mister Spalletti, invece, fino a ieri aveva sempre lanciato messaggi “emozionali” verso chi tifa e, forse, ieri non erano i tifosi i primi nei suoi pensieri ma anche qualche collega che a volte fa pesare qualcosa a tecnico e squadra in maniera fin troppo pesante.

Ieri però abbiamo avuto la conferma che questo atteggiamento di tifosi e addetti ai lavori non fa più bene.
Sapete cosa penso? Per grandi traguardi non basta un tecnico bravo, una squadra forte, una società di rispetto ma serve anche una grande tifoseria. E allora se vogliamo farla passare a chi “deve” scrivere e “deve” trovare anche quando, magari, non c’è il pelo nell’uovo, dobbiamo cercare di essere uniti e compatti come tifoseria.

E allora basta scontri su chi debba essere il portiere titolare: questo dualismo tra Meret ed Ospina dovrebbero essere fonte di lustro: ma chi può permetterseli due così bravi? E perchè sembra che ad ogni partita, dell’uno o dell’altro, si cerca l’errore per poter legittimare la propria teoria?

E allora basta criticare, spesso senza motivo, Mario Rui. E’ il terzino sinistro titolare ed è un grande terzino sinistro. L’ha spiegato mille volte anche Spalletti quanto sia importante nel gioco della squadra e soprattutto, fateci caso, forse è l’unico a vivere la gara sempre al 100% anche quando magari siamo avanti con due goal di scarto.

E basta criticare Insigne. Ha fatto una scelta che lo renderà, da qui a qualche mese, un uomo ricchissimo (semmai non lo fosse già adesso) ma intanto sta sudando la maglia come non mai perchè Lorenzo lo sappiamo è stato uno dei pochi “tifosi” a vestire la maglia della squadra del cuore (che poi è la stessa nostra). Quindi basta creare schieramenti “Ha ragione lui”, “Ha ragione il presidente”. Godiamocelo fin quando sarà con noi, poi penseremo al domani!

Potrei continuare con una lunga serie di diatribe, che permettetemi, giudico spesso sterili e soprattutto prive di senso. ADESSO NON C’E’ PIU’ TEMPO PER QUESTO, adesso bisogna solo fare scudo insieme, mano nella mano, intorno ai nostri uomini perchè non si è mai visto che chi lotta per lo stesso obiettivo si fa la guerra in casa.

Da oggi proviamo a cambiare tutti e del Napoli parliamone solo bene, difendiamolo e difendiamo la squadra anche in momenti di smarrimento che purtroppo ci saranno da qui fino alla fine della stagione.

Nemici in casa non ne vogliamo più perchè solo così, facendo gruppo, i sogni potrebbero diventare realtà.

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