Lo spirito giusto

Alzi la mano chi non ha pensato ad un risultato catastrofico fino a poco prima del fischio di inizio della partita: gli azzurri partivano totalmente svantaggiati per i problemi dettati dal Covid-19 e la mancanza quasi totale di cambi in panchina rispetto la Juventus. Ed invece lo spirito giusto, l’atteggiamento arrembante hanno avuto la meglio sulla sfortuna e la conseguente possibilità di potersi crogiolare su questa serie di situazioni complicate che hanno tenuto i partenopei col fiato sul collo per tutto il ritiro a Torino. Spalletti, in quarantena in quanto positivo, sarebbe stato orgoglioso dei suoi ragazzi perché quando Davide batte Golia è segno che la testa c’è, a volte più delle gambe.

Tornando alla partita c’è da dire che il pareggio è il risultato più giusto: il Napoli ha giocato bene il primo tempo, quasi inaspettatamente rispetto i pronostici, mentre nel secondo – giocoforza – ha subìto la Juventus e una condizione migliore in tutti i sensi. Mertens e Chiesa i protagonisti delle reti, ma la bravura si è vista soprattutto nei reparti arretrati con Di Lorenzo e Lobotka sublimi, quest’ultimo sembra ormai entrato ampiamente nella fascia superiore delle gerarchie, oggi con la possibilità di avere continuità visti gli acciacchi di Fabìan Ruiz e la partenza in Coppa d’Africa di Anguissa che, probabilmente, lo terrà fuori diverse settimane. D’altra parte, specularmente, anche Cuadrado e McKennie hanno dimostrato di essere in forma e al centro del progetto bianconero.

Encomiabile, dunque, la voglia del Napoli di giocarsi una partita importante non solo per la storia e il fascino intrinseco, consci finanche del valore che i tifosi danno a questa sfida, al di là di una mera questione calcistica, ma di restare in una buona posizione in classifica, approfittando dei rinvii per gli stop delle ASL di competenza territoriale di Salerno, Bergamo e Torino dell’Inter e dell’Atalanta. Manca la vittoria da tre giornate, ma questo è sembrato più di un semplice pareggio, una sorta di mezza vittoria soprattutto per le questioni che non abbracciavano il fattore campo. Meglio così non poteva andare.

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