L’ennesimo passo falso. Il Napoli dei superstiti, con anche stasera 4 titolari fuori, non regge il catenaccio dello Spezia e cade clamorosamente tra le mura amiche. Anche lo scorso anno, con Gattuso da una parte ed Italiano dall’altra in panchina, gli azzurri, quella volta nel dì d’Epifania, persero 3 punti importanti al Maradona contro la compagine ligure. La storia si ripete. Ma il dato più clamoroso resta non tanto la vittoria della quartultima in classifica, quanto l’averla conseguita con 0 tiri in porta.
La debacle di Spalletti comincia a pesare sulla classifica col Napoli terzo a quota 39, a -7 dall’Inter capolista, +5 sulla Juve quinta in classifica. L’aritmetica parla chiaro: più che avanti, il Napoli da stasera dovrà cominciare a guardarsi alle spalle. Nelle ultime cinque partite gli azzurri hanno conquistato solo 4 punti in classifica. Troppo pochi per chi ha ambizioni da scudetto e da Champions. Toccherà a Spalletti, che anche stasera ci ha messo del suo nell’undici iniziale più che discutibile e nei cambi cervellotici, trovare la soluzione ad un’enigma che, tra sfortuna e infortuni, rischia di complicarsi ulteriormente. Dulcis in fundo. La CAF smentisce il rinvio della Coppa d’Africa che comincerà, salvo ultimi ripensamenti, il 9 gennaio. Il “mostro invisibile”, porterà via da Castel Volturno: Koulibaly, Ounas, Osimhen e Anguissa. Addio sogni di gloria? Ancora presto per dirlo. Quel che è certo è che il Napoli si veste da Babbo Natale e regala 3 punti d’oro allo Spezia.
