Fare di necessità virtù

Fonte: SSC Napoli

Nessuno poteva mai immaginarsi che la strada del Napoli potesse complicarsi così tanto nel giro di poche settimane. Una serie di sfortunati eventi hanno colpito gli azzurri, con il ritorno del Covid-19 e infortuni lunghi che hanno dimezzato la rosa dei suoi uomini principali nel periodo clou del campionato.

Solo un allenatore come Spalletti, furbo nel senso migliore del termine, esperto e capace di far uscire il meglio di tutti i giocatori che possiede, poteva ovviare a questo problemi e fare di necessità virtù. La formazione di stasera, il suo 3-4-3, palesa la grande duttilità di idee del mister di Certaldo che ha, praticamente, fatto giocare tutti, coinvolgendo le prime e le seconde leve infondendo loro fiducia e sicurezza. Certamente le differenze tecniche fra i cosiddetti titolari e i sostituti sono chiare e nette, le assenze di Anguissa, Koulibaly, Insigne, Fabian Ruiz e Osihmen, la spina dorsale del Napoli, pesano eccome. Pesano nella testa e nelle comparazioni con gli avversari, soprattutto quelli di qualità come l’Atalanta, perché a lungo andare possono compromettere la classifica ed i sogni di un inizio stagione da sogno.

La serenità dell’ambiente, però, è un palliativo importante quando c’è una malattia nel pieno della sua maturazione. Il Napoli ha dimostrato anche stasera che una buona organizzazione può essere la soluzione giusta ad ovviare ai problemi che si possono creare durante una intera stagione. Certe vittorie non avvengono per caso, ma sono frutto di un lavoro meticoloso e certe sconfitte, seppur scontate come quelle di oggi, possono solo temprare e dare nuova linfa vitale.

C’è di buono che gli azzurri hanno tenuto testa fin quando hanno potuto, con la pecca di avere Petagna palesemente fuori forma e che non dà apporti necessari. Probabilmente l’unico errore è stato togliere Mertens, un diamante ancora fondamentale per le sorti della classifica.a certezza. E forse toglierlo dal campo troppo presto non è mai una buona idea…

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