Chiuso il sipario su elezioni e campagna elettorale, è il momento delle azioni concrete per il neo sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Il primo cittadino partenopeo ha partecipato a Punto Nuovo Sport Show, trasmissione andata in onda su Radio Punto Nuovo, con roboanti dichiarazioni soprattutto in merito allo stadio Diego Armando Maradona. Queste le sue parole in merito:
“Napoli non deve accontentarsi delle piccole cose provinciali, perché la squadra è importante e ha un tifo esteso per il mondo. Se guardiamo il Santiago Bernabeu di Madrid e altri grandi stadi sono aperti tutti i giorni della settimana, hanno un museo dove i turisti guardano i cimeli della squadra, la storia, dove i ragazzi si innamorano e spesso fanno il viaggio appositamente per visitarlo. Lo stadio deve essere la casa della squadra, la casa del tifo e deve raccontare la storia del calcio a Napoli. È un po’ l’idea anche di De Laurentiis, dobbiamo lavorarci insieme perché non è una cosa semplice da fare essendo uno stadio storico e ci sono problemi logistici. Però deve essere l’obiettivo nell’interesse di tutti, porre al centro la squadra della città. C’è anche il turismo calcistico. Anche io che non tifo né Real Madrid né Barcellona sono andato a visitarli, perché non farlo a Napoli. Io e De Lauentiis siamo rimasti che ci saremmo incontrati per vedere quale strada percorrere, come facilitare il rapporto tra la squadra e il Comune, come fare in modo che questo progetto ‘stadio vivo’ possa essere messo in campo.
“Ci sono anche degli aspetti burocratici da considerare tra Comune e società, ma sono fiducioso. Noi dobbiamo lavorare nell’interesse dei tifosi e della città e non è più il tempo per i personalismi che non portano a nulla. Vanno semplicemente fatte le cose buone per Napoli, questo è il motivo per cui mi sono candidato e per cui tanti cittadini mi hanno votato. Io juventino che porto fortuna per lo scudetto al Napoli? Sarebbe la mia più grande gioia perché porterebbe successo alla città, per me e per tutti noi. Dobbiamo aspirare al meglio per la città, mettere indietro le personalità di ognuno e lavorare per l’interesse collettivo. Il Calcio Napoli è un’eccellenza per due motivi: è una società con risultati di bilancio e gestione all’avanguardia ed è un grande patrimonio internazionale, un enorme veicolo di internazionalizzazione. Dobbiamo portare nuovamente Napoli ad essere una grande città internazionale e la squadra è un veicolo fondamentale. Nella mia agenda ci sono tanti impianti sportivi chiusi che dobbiamo riaprire e altri aperti da rivalorizzare. Mi sta a cuore utilizzare lo sport come grande leva per l’educazione dei nostri giovani. Soprattutto nei quartieri più difficili in questo modo si recuperano i giovani portandoli verso le regole e la competizione sana. Cercheremo di fare il massimo”.