Osimhen, il doppio volto di un possibile campione

Sembrava essere la classica serata storta per il Napoli che dopo pochi minuti aveva subìto un gol più per demeriti che per meriti degli avversari, già sfortunata per aver incontrato, nonostante fosse in testa al girone di Europa League, una squadra forte e pericolosa come il Leicester. Sicuramente la mancanza del terzino sinistro puro, ossia Mario Rui, si è sentita poiché Di Lorenzo, trovatosi in una posizione non proprio congeniale, ha manifestato diverse difficoltà nel chiudere le azioni degli attaccanti dei fox. Ed infatti tante responsabilità sullo svantaggio sono dipese dalla sua posizione errata sul tiro di Perez.

Giocare inoltre in uno stadio ricolmo di tifosi, finalmente, dopo più di un anno di silenzi assordanti, è stato indubbiamente l’arma in più e, si sa, che il pubblico inglese dà quel quid pluris ai loro beniamini. Le luci del Napoli, tuttavia, erano puntate soprattutto su Victor Osimhen che non ha iniziato in maniera impeccabile questa stagione fra espulsione e poca lucidità al momento del tiro. Infatti nel primo tempo ha peccato nel centrare la porta, quasi come se non fosse concentrato econvinto di quello che facesse, incapace di sfruttare il lavoro fisico fatto fino a quel momento.

La forza di un giocatore però si vede nei momenti più duri e lui che sa rialzarsi e temprarsi, ha trascinato i suoi compagni verso un pareggio, a tratti, insperato. Due gol semplicemente meravigliosi: un pallonetto morbido, graziato dalla sua fisicità e gambe lunghe, e un colpo di testa in elevazione simil ad un cestista. Ergo significa saper sfruttare le proprie qualità. La prima doppietta in un campo ostico è da buon auspicio per una crescita e una maturità calcistica e non.

Il Napoli punta in alto, con il suo gigante pronto a darsi da tutto per questa maglia.

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