Tavecchio: “Serie A a 18 squadre? Sarebbe un toccasana, spero lo facciano. Su Italia-Svezia…”

Carlo Tavecchio, ex presidente della FIGC, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli:

“Serie A a 18 squadre? Inventiamo l’acqua calda. Qui per due retrocessioni ci sono movimenti popolari, questioni di ordine pubblico. Che errore enorme portare in A 20 squadre. Scendere a 18 sarebbe un toccasana, spero lo facciano. Il Presidente Gravina, dopo la vittoria degli Europei, ha in mano jolly importanti. Ha la maggioranza del Consiglio, i calciatori e gli allenatori che all’epoca erano un ostacolo oggi avranno diminuito le pressioni. Mancini? Quando ero alla guida della Figc, era sotto contratto. Ci avevo pensato ma avremmo potuto offrire 4 milioni e due di sponsor. Scelsi Lippi con Ventura, ma un importante giornale parlò di incompatibilità ambientale. Avrei fatto bene a fregarmene. Sondammo anche Capello, Ancelotti, Donadoni e De Biasi. Ma del senno di poi son piene le fosse. E se il palo di Darmian a porta vuota fosse entrato? Oggi di cosa staremmo parlando? La vita è così: la fortuna è una componente importante. Non ho mai più avuto il piacere di incontrare personalmente o al telefono Ventura. Quella notte mi arrabbiai pesantemente. Quando seppi che non andò in conferenza stampa sollevai un casino ma servì a poco. Dopo Italia-Svezia in molti annunciarono le dimissioni. Alla fine mi sono dimesso solo io, tutti si sono tirati indietro. Convocai subito l’assemblea elettiva ma non si trovarono candidati e così arrivò il commissario federale. Mi sono dimesso perchè Italia-Svezia ha rappresentato l’apocalisse. Dopo poco abbiamo vinto gli Europei, è vero, ma non trascurerei – oltre ai meriti di Mancini – le gare giocate a Roma e l’introduzione, nel mentre, del Var nel mondo del calcio”.

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