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Il trattamento della sclerosi multipla: metodi ed efficacia

La sclerosi multipla è una patologia degenerativa che interessa il sistema nervoso centrale. Si tratta di una malattia autoimmune, ovvero causata da una reazione del sistema immunitario che, invece che difendere l’organismo da infezioni esterne, attacca in modo anomalo alcuni apparati interni.

In questa particolare patologia si assiste a un processo infiammatorio ad azione demielinizzante, ovvero che attacca e danneggia la mielina, la sostanza che costituisce la guaina che ricopre le fibre nervose, le cellule che la producono nonché le stesse cellule nervose. Le placche demielinizzate possono interessare qualunque parte del sistema nervoso centrale e, nella fase cronica della malattia, danno luogo alla formazione di cicatrici sclerotiche. La progressione, il manifestarsi di recidive, i punti in cui si localizza la malattia e i sintomi che ne conseguono possono variare notevolmente da un paziente all’altro.

La sclerosi multipla colpisce le donne in misura molto maggiore rispetto agli uomini. Anche se non esiste per ora una terapia in grado di guarire la sclerosi multipla, tuttavia negli ultimi anni, grazie ai progressi ottenuti dalla ricerca sui trattamenti, le persone affette da sclerosi multipla possono godere di una buona qualità e aspettativa di vita grazie a metodi che rallentano significativamente l’avanzare della malattia, in particolare nella sua forma più comune, denominata “Recidivante-Remittente”, nella quale il paziente è soggetto a peggioramenti improvvisi, detti anche ricadute, che possono essere fatti regredire in un arco di tempo relativamente breve (settimane) con una forte terapia antinfiammatoria, tipicamente a base di cortisone.

Più rare, fortunatamente, sono le altre due forme più aggressive della malattia, rispettivamente dette “Secondariamente Progressiva” e “Primariamente Progressiva” (quest’ultima ancor meno frequente), caratterizzate da un decorso più rapido e costante della degenerazione neurologica e della disabilità del paziente.

In questo articolo, prenderemo brevemente in considerazione i trattamenti esistenti nonché alcune novità sulle cellule staminali per la sclerosi multipla che, oltre a rappresentare un’importante prospettiva di ricerca, sono già impiegate con risultati positivi nell’ambito di alcuni centri specializzati in Europa.

Terapie per la sclerosi multipla

Come appena accennato, la terapia principale per la sclerosi multipla si basa sul contrasto dell’incidenza e della gravità degli attacchi della malattia attraverso l’impiego di corticosteroidi da un lato e, dall’altro, sulla prevenzione degli episodi di ricaduta e della progressione attraverso farmaci che agiscono essenzialmente riducendo la risposta immunitaria (immunomodulanti e immunosoppressori).

Lo scopo di queste terapie è quello di cercare di prevenire i danni alla mielina e agli assoni, ovvero quelle strutture delle cellule nervose che hanno il compito di condurre gli impulsi nervosi verso le aree periferiche rispetto al sistema nervoso centrale. Dato che tali danni si verificano già a partire dai primi stadi della patologia e a causa della specifica azione di questi trattamenti, che non sono di per sé in grado di far regredire i danni già esistenti del sistema nervoso, è essenziale che essi vengano somministrati in modo precoce e tempestivo.

Uno dei meccanismi che, nei pazienti affetti da scoliosi multipla, sono coinvolti nell’evoluzione della malattia è il deficit della rimielinizzazione, ovvero del processo di nuova formazione dell’involucro di mielina danneggiato attorno alle fibre nervose, in maniera analoga a quanto avviene, ad esempio, con le lesioni della pelle. Con il passare del tempo, l’efficacia di questo processo può tendere a diminuire e non consentire più il recupero di determinate funzioni nervose, determinando quindi la disabilità del paziente affetto da sclerosi multipla. I fattori che compromettono la riparazione dell’involucro mielinico non sono tuttavia ancora del tutto chiariti.

Sul piano delle terapie, è stato proposto anche l’impiego di farmaci per la rimielinizzazione che, al momento, non hanno però dimostrato di essere di per sé efficaci a favorire tale processo in misura realmente significativa.

Infine, ma non per questo meno importanti, grande importanza nel sostegno al paziente con sclerosi multipla rivestono gli interventi riabilitativi personalizzati e complessivi, volti a favorire una maggiore indipendenza della persona.

Cellule staminali e sclerosi multipla: le ultime novità

Tra i trattamenti che, negli ultimi anni, hanno aperto la strada a maggiori speranze nel campo delle malattie neuronali, le cellule staminali per la sclerosi multipla costituiscono sicuramente uno dei settori di ricerca più promettenti. Tra i numerosi vantaggi potenzialmente offerti dagli studi su cellule staminali e sclerosi multipla c’è la possibilità di evitare i pesanti effetti collaterali causati dalle terapie convenzionali, sia a breve che a lungo termine, ad esempio derivanti dalla somministrazione ripetuta e frequente di farmaci come cortisone e interferone.

Protocolli di cura sperimentali a base di cellule staminali per sclerosi multipla in Italia sono attuati in diversi ospedali e centri di ricerca avanzata.

In alcune cliniche specializzate nelle cellule staminali e sclerosi multipla come Swiss Medica, che ha sedi in Svizzera, Serbia e Russia, queste metodologie hanno permesso di ottenere miglioramenti rilevanti in numerosi pazienti.

Pur dovendo ancora una volta sottolineare che, al momento, anche le cellule staminali non sono in grado di curare definitivamente la sclerosi multipla, tuttavia questi trattamenti, basandosi su effetti di riparazione e ricostruzione della mielina e di miglioramento della vascolarizzazione del sistema nervoso al centrale, si dimostrano efficaci nella pratica clinica condotta presso questi centri specializzati.

In conclusione

Le terapie per la sclerosi multipla convenzionali attualmente utilizzate prevedono trattamenti con cortisone e immunosoppressori, non esenti da effetti collaterali, affiancate da interventi riabilitativi ad hoc. Balzate alla ribalta anche grazie alle notizie sui numerosi vip con sclerosi multipla, le terapie effettuate in centri privati specializzati nel trapianto di cellule staminali per la sclerosi multipla e nei trattamenti con cellule staminali per infusione endovenosa hanno dimostrato un’efficacia nel rafforzamento degli arti e della muscolatura, nel miglioramento della deambulazione, dell’equilibrio e della resistenza fisica, nella riduzione dell’intorpidimento degli arti, degli spasmi e della stanchezza che spesso caratterizzano la malattia, con conseguente miglioramento della qualità della vita dei pazienti.

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