Ferrari: “Insigne sottotono ma può decidere le partite in qualunque momento. Un irrinunciabile? Senza dubbio Chiesa”

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuta Paola Ferrari, giornalista.

“Sono un po’ una malata di calcio quindi mi diverto sempre, ora di più perché c’è l’Italia ed è diverso. Ieri è stata una giornata incredibile, dalla Spagna al pomeriggio e tutto quello che è successo la sera con la Francia ci siamo divertiti. Il pubblico ha voglia, finalmente è negli stadi.

Italia? Sono sempre scaramantica, bisogna vedere quello che succede. Anche riuscissimo a passare il Belgio probabilmente arriverebbe la Spagna, o eventualmente la Svizzera. Il Belgio finora ha vinto tutte le partite ma ha preso più gol di noi, bisognerà vedere se giocheranno De Bruyne e Hazard. Mbappé? Giocatore straordinario ma sono convinta che il PSG non abbia lo spirito di sacrificio di altri. Ovvio che con la Francia eliminata da noi non pianga nessuno.

Ora Mancini deve fare scelte importanti, la partita contro l’Austria secondo me ha cambiato le gerarchie. Per ora Verratti non ha convinto per via dell’infortunio, non è andato benissimo. C’è il discorso di Immobile, potrebbe esserci un po’ di tensione o risentimento da parte sua perché pare che Mancini l’abbia più volte recuperato. Raspadori sarebbe la favola più bella. Sarà importante fermare Lukaku.

Locatelli, Pessina e Chiesa, chi vorrei in campo? A Chiesa non rinuncerei, serve un po’ il momento magico in queste manifestazioni, lo vedo umile e sul pezzo. Locatelli anche ha fatto cose straordinarie. Non credo molto nel doppio play, credo che i dubbi maggiori siano legati a Verratti. Spinazzola non si può togliere. Insigne? Ultimamente ne abbiamo parlato poco, si è visto un po’ sottotono ma la sua fantasia e il suo talento possono cambiare la partita. Con il Belgio sarà durissima però”.

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