Cagliari, Giulini: “Gravina pensa a quello che farà la Nazionale agli Europei, ma dovrebbe preoccuparsi di far riaprire gli stadi di Serie A”

Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, ha rilasciato un’intervista a Repubblica, dove ha toccato vari argomenti tra riaperture, spese per agenti e situazione stadi, concentrando la sua attenzione sui problemi del sistema calcio italiano. Le sue parole:

“Il sistema è al collasso, non siamo stati considerati nei ristori e non abbiamo garanzie su quando riapriranno gli stadi. Dovremo prendere coraggio e non scendere in campo alla prima di campionato, non è possibile che non ci sia permesso di fare calcio. Si rischia di far scappare imprenditori seri che ci mettono denaro, passione. Non c’è un briciolo di sostegno dal governo, non abbiamo ricevuto aiuti a fronte di perdite enormi. Il mondo del calcio ha 300 mila addetti, 30 milioni di tifosi, la Serie A garantisce un gettito fiscale da un miliardo. I mancati introiti del ticketing sono più del 50% delle perdite dell’ultima stagione”.

“Gravina pensa a quello che farà la Nazionale agli Europei, ma dovrebbe preoccuparsi di far riaprire gli stadi di Serie A. I club sono super indebitati e noi sosteniamo anche le categorie inferiori. Montagne di soldi che escono dal sistema: 15, 20 milioni all’anno ai procuratori, quantità ingiustificate rispetto al servizio che offrono. Servirebbe una riforma europea per non rischiare di favorire chi quei compensi li paga. Il Cagliari mette gli agenti in blacklist se capitano situazioni ricattatorie“.

“La Superlega? Un progetto maldestro che avrebbe ucciso molti club piccoli e medi”.

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