A Napoli vorrei… Marcos Alonso

L’attuale stagione sta per concludersi e, tra mille dubbi che affliggono la piazza napoletana e il sogno Champions da rincorrere, sembra quasi un divorzio certo quello tra Gattuso e De Laurentiis dopo queste ultime quattro partite. Nonostante ciò, non si conosce ancora il nuovo progetto che vorrà attuare il patron azzurro e tanto meno il nome di chi siederà sulla panchina del Maradona. La sessione di calciomercato estiva è prossima e non resta, a noi appassionati di questa squadra, di ipotizzare un trasferimento all’ombra del Vesuvio di un nostro ”pupillo” calcistico. Io ne ho uno in particolare: proviene da Madrid, sponda Blancos, classe 90’… ladies and gentleman, Marcos Alonso!

Dall’infortunio di Faouzi Ghoulam nel novembre 2017, gli azzurri hanno sempre riscontrato seri problemi nella zona difensiva sinistra e da allora non è mai stato acquistato nessun top player dotato di esperienza in grado di garantire sicurezza e fluidità. Il terzino portoghese non riesce più a fare gli straordinari e Elseid Hysaj sembra proiettato verso un nuovo club in estate, tornerà Malcuit in prestito dalla Fiorentina al quale verrà affidato il ruolo da turnover di Di Lorenzo e dunque un nuovo innesto nel reparto è d’obbligo. Ho analizzato varie cause che motivano il colpo Alonso:

  1. 1) Il laterale sinistro spagnolo mi colpì nell’era di Antonio Conte a Londra, quando insieme si laurearono campioni d’Inghilterra. L’attuale tecnico dell’Inter intravide in lui le caratteristiche perfette per il suo sistema di gioco e lo richiese subito ad Abramovic. Analizziamo il suo palmarès: una Premier League nel 2016/17, una EL nel 2018/19 e una 1 coppa d’Inghilterra nel 2018.

2) Terzino sinistro naturale ma all’occorrenza può ricoprire senza problemi anche il ruolo da centrale in una linea difensiva a 3 ed in un centrocampo a 5 come centrocampista sinistro. Molto duttile con un mancino delizioso, un’ottima tecnica di base individuale, gran velocità in entrambe le due fasi di gioco e in più la grande classe nei calci di punizione, ben quattro gol siglati così nell’esperienza blues tra cui uno decisivo nel derby di Londra contro il Tottenham.

3) Esperienza internazionale e conoscenza del campionato italiano: ha una cultura generale italiana, conosce il clima e la tensione nei big match in questa nazione. A Firenze ha totalizzato 85 presenze siglando 5 gol, tra i quali la magia su punizione dai 25 metri contro il Milan nel 2015. Nel suo percorso ha condiviso lo spogliatoio con vari fuoriclasse internazionali come: Eden Hazard, John Terry, David Luiz, N’golo Kanté, Costa e Fàbregas. Nel 4-3-3 dell’ex Maurizio Sarri fu fondamentale, conquistò tanta fiducia e importanza. 39 apparenze e 4 centri nell’epoca sarriana.

4) La voglia di riscatto. L’ultima grande motivazione che lo convincerebbe a vestire azzurro è lo scarso impiego nell’attuale rosa. Dall’arrivo della bandiera in panchina, Frank Lampard, Marcos non è stato utilizzato come le scorse stagioni, così anche per Tuchel, il quale non lo valuta come vorrebbe. Soltanto 15 presenze e 1 gol in tutte le competizioni. Il cartellino ora è di 13 mln, se si proporrà un ruolo fondamentale e titolarità perché non dovrebbe approdare in una piazza con un tifo caloroso e in una squadra con tanti obiettivi?

Il tutto dipenderà, ripeto, dal nome in panca e dal progetto che si vorrà attuare, ma quanto mi piacerebbe Marcos su quella fascia!

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