Un giro sulle montagne russe e ti ritrovi terzo

Il Napoli vince e convince a metà a Torino. Un 2-0 che si aggiunge al filotto di vittorie precedente, che ha lanciato il Napoli verso il terzo posto. Un terzo posto che sà di riscatto, i partenopei sino a qualche settimana fa erano dati per dispersi in una mare sin troppo vasto per questa scialuppa, allo sbando senza i propri membri dell’equipaggio. Quando però tutto torna all’ordine sacro, per il quale il lavoro viene premiato e le convinzioni aumentano gol dopo gol, vittoria dopo vittoria allora questo organico sembra inarrestabile. Una vittoria che anche oggi è stata vissuta come una grande montagna russa ma lo scatto finale è tutto da sorridere.

Il primo gol degli azzurri arriva dopo 10 minuti di gioco. Grande azione personale di Bakayoko, che prima salta di netto un uomo e poi carica il destro realizzando un tiro dalla lunga distanza imparabile per Sirigu.

Il secondo ci mette appena qualche minuto per entrare in porta, grande lancio dalle retrovie per Osimhen, tanto campo per il nigeriano che in campo aperto è devastante, a tu per tu con Sirigu viene raggiunto da Bremer ma carica subito il destro ed il gol è tutto suo. Napoli 2-0 dopo poco meno di 15 minuti.

La partita sembra indirizzata. Gattuso detta ogni passaggio ai suoi e la manovra è sempre più fluida, prima Politano e poi Osimhen mettono paura a Sirigu, ma il portiere dei granada è fortunato. Il primo tempo termina con gli azzurri in vantaggio per 2 reti a 0, bene Osimhen in entrambe le fasi aiutando anche Meret in più di un’occasione, il gazzellone in campo aperto è devastante; meno bello invece è l’atteggiamento del Torino, totalmente schiacciato nella propria metà campo e incapaci di uscire dal pressing di Insigne e compagni.

La seconda metà di gioco si apre così com’era finita la prima, Napoli sempre in possesso di palla e Torino schiacciato e sofferente. Nicola prova a rimetterla in sesto con i cambi e qualcosa sembra cambiare, ma a fare sempre paura sono i ragazzi di Gattuso che pericolosamente ronzano vicino alla porta di Sirigu quasi come fosse un alveare. Di fatto le innumerevoli azioni per incrementare il vantaggio vengono sciupate una ad una, e nel finale anche Mertens si aggrega alla fiera del gol mancato, fra pali traverse e gol clamorosamente sbagliati.

Alla fine il bilancio detta Napoli vincitore per 2-0 contro un Torino passivo e che per 3/4 di partita è stato schiacciato subendo l’assedio degli azzurri; se pur non devastanti per tutti e 90 minuti. Di fatti questo Napoli ci ha abituato a partenze a razzo, con partite chiuse e vinte nei primi 20 minuti, con la Lazio in settimana era capitata la medesima cosa e anche oggi questa situazione si è riverificata. Fra le punte di diamante Bakayoko, che finalmente ha trovato lo squillo per far ricredere, se pur di poco, i tifosi che da tempo lo criticavano e il compagno di reparto Demme; come sempre sontuoso e bravo a legare gli spazi quasi come se facesse da collante fra i due reparti. Il secondo gol è arrivato grazie allo straordinario Osimhen, un gol dei suoi che spacca del tutto il match. Fra le presenze che oggi hanno agito nell’ombra c’è sicuramente Zielinski – come al solito fondamentale – e Rrahmani, bravo a coprire quando Koulibaly perdeva il tempo dell’azione e la sua figura rassicurava molto Alex Meret, anche per lui un match più che sufficiente.

Ora la classifica ride a questo Napoli, che ha messo il turbo. Terzi con Juventus e Milan e 2 punti dal secondo posto blindato dall’Atalanta. Prima il Cagliari e poi il filotto con Spezia, Udinese, Fiorentina e Verona; il futuro è nelle mani del Napoli, che silenziosamente si è fatto strada fra le prime della classe, un po’ come quel silenzio stampa che dopo ogni partita sembra rumoreggiare più forte di mille parole.

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