Avanti senza paura: al via l’operazione Champions!

Il Napoli archivia la pratica Lazio e lo fa divertendosi e creando lo spettacolo. 5 gol fatti, 2 subiti e 3 punti portati a casa, 3 punti importanti proprio per la corsa alla Champions, il treno che porta nell’Europa che conta non si farà attendere e la staffetta ora si fa a 4, con Juventus, Milan e Atalanta. Un passo importante quello di questa sera, con i partenopei che vincendo con i biancocelesti ad oggi si proiettano al quarto posto dichiarando battaglia a quelle che gli stanno davanti; in primis a Juventus e Milan, perchè il vagone dell’Atalanta sembra ben agganciato alla locomotiva, un po’ più sfilacciate le altre due e il Napoli è li per cogliere l’occasione. Ma la partita di oggi si è giocata su livelli strabilianti e il fatto che si sia sbloccata dopo pochissimo ha lasciato poco tempo ai tatticismi.

Il primo tempo infatti si apre subito con il gol degli azzurri, che arriva su calcio di rigore dopo soli 6 minuti di gioco. Azione pericolosa di Milinkovic Savic in area di rigore su Manolas, il Var richiama Di Bello e dopo il check indica il dischetto il direttore di gara. Insigne contro Reina e la meglio ce l’ha il capitano del Napoli, che spiazza l’ecco compagno e porta il Napoli in vantaggio.

Il secondo è una vera e propria magia da playstation. Insigne fa una grande apertura per Mertens, che controlla e la cede a Politano, l’esterno punta Fares, lo salta di netto, rientra in area e il tiro beffa Reina sul suo palo. Napoli avanti due a zero dopo 12 minuti.

Nel finale del primo tempo gli azzurri continuano a condurre il gioco, la Lazio dal canto suo prova a diminuire lo svantaggio, ma gli spazzi serrati dalla coppia Manolas-Koulibaly lasciano veramente ben poco agli avversari. Il secondo tempo si apre con l’ennesima magia del Napoli, un meteorite si abbatte sul Maradona e porta la firma di Lorenzo Insigne, pallonetto morbidissimo a sorprendere Reina fuori dai pali, con tanto di finta precedente a confondere Lucas Leiva. Gioiello puro!

Una magia dopo l’altra, no non è il palco di un talent show di magia, ma il Maradona dove si fa calcio. Dagli sviluppi di una rimessa laterlae, Zielinski porta via il pallone con il tacco, fa secco due avversari dall’esterno di destra mette fuori per Mertens, che di prima carica il destro e ne esce fuori un gol meraviglio sotto il sette. Napoli quota 4-0.

Nella serata delle perle offensive, anche Ciro Immobile lascia il segno. Il gol della Lazio arriva infatti dopo un’ingenuità di Zielinski che lascia troppo spazio a Pereira che serve Immobile in profondità aggancia di prima e fa secco Meret con un tiro a giro velenosissimo. E’ 4-1.

La Lazio prende fiducia e grazie ad un calcio di punizione, ben trasformato da Milinkovic Savic con la complicità di Meret, dimezza lo svantaggio e accorcia le distanze che sembravano insommontarbili per i bianco celesti.

Gli uomini di Gattuso non possono perdere altro tempo, e quindi dentro Osimhen e Lozano per far riposare Mertens e Politano. Azzurri che non mollano e devono subito staccare il pass dei tre punti, a staccarlo è il Gazzellone appena entrato, grande azione che si conclude con un suo tiro potentissimo, inquadra appena la porta e a memoria trafigge Reina. Napoli spettacolare 5-2.

Al Maradona termina con il sorriso per il Napoli, sicuramente più per i meriti degli uomini di Gattuso che per i demeriti dei ragazzi di Farris, nello stadio del Dios però regna lo spettacolo e fra una magia e un’altra c’è anche tempo per i record. Mertens diventa il miglior marcatore del Napoli in Serie A eguagliando Vojak, e Insigne è ad un passo dal suo record stagionale di 18 gol, ad oggi è a quota 17. Oltre ai record questi due piccoletti hanno trascinato la squadra, le due colonne portanti del gruppo di Gattuso, che con due magie da incorniciare – che ricordano un po’ i vecchi tempi – fanno secca la Lazio. I gol però sono 5, e oltre al 14 e il 24 un gol, e che gol, se lo concede anche Politano che grazie proprio all’asse ben costruito da Insigne e Mertens riesce a sfruttare gli spazi dei difensori biancocelsti. Il gol finale, quello della certezza, lo firma Victor Osimhen, il gazzellone entra e mette a segno il sesto gol stagionale, a dimostrazione del fatto che se sta bene può essere devastante e che chi lo criticava – oggettivamente – non ne conosceva il valore.

A fare da sfondo, anche se non scontato, sono le prestazioni di Zielinski che un po’ spento ad inizio gara poi quando ingrana è devastante negli spazi e la coppia Manolas-Koulibaly, che anche oggi è stata una certezza e hanno protetto al meglio la porta di Meret. Chi invece non è stato proprio così lucido e tempestivo è Alex Meret. Il portiere non era evidentemente in partita e la lentezza nei movimenti e il modo goffo di provare a deviare i gol biancocelesti, ne evidenziano le carenze questa sera.

Ora parte la corsa alla Champions passando dagli scontri contro le piccole che devono salvarsi, sfide ostiche ed intense e mai scontate, come quella con lo Spazia, o il Cagliari ma prima di tutti c’è il Torino dei miracoli di Nicola. Parte l’operazione CHAMPIONS.

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